Brevi biografie di grandi veronesi: il vescovo e cardinale Adelardo
Come cardinale elesse diversi papi, ma rinunciò alla porpora per diventare vescovo di Verona. Riformò molto il clero cittadino e a più di 90 anni decise di dimettersi da vescovo per finire la sua vita in un monastero
Il luogo, la data e la famiglia in cui è nato non sono del tutto certi. Adelardo dovrebbe essere nato nel 1122, probabilmente nella famiglia dei Cattanei. Potrebbe anche non essere nato a Verona, c'è infatti chi sostiene che sia nato in provincia di Rovigo. Anche se fosse, Adelardo resterebbe comunque un grande veronese perché la sua lunga vita (è morto nel 1225) l'ha vissuta quasi interamente a Verona.
A ordinarlo sacerdote fu il vescovo Ognibene ed è stato il canonico della cattedrale veronese. Di lui si conosce poco fino al 1185, anno in cui papa Lucio III lo nomica cardinale. Possibile che Adelardo abbia impressionato positivamente il papa nel 1184, quando a Verona Lucio III incontrò l'imperatore Federico Barbarossa.
Con la morte di Lucio III, Adelardo entra nel conclave che elegge papa Urbano III. Il cardinale veronese aiuterò il pontefice prima a Roma e poi a Bergamo, dove fu inviato per risolvere alcune controversie.
Nel 1188, morto a Verona il vescovo Riprando, Adelardo si tolse la porpora del cardinale per diventare vescovo della sua città e portare avanti una serie di cambiamenti grazie alle sue spiccate doti da mediatore.
Con lui vescovo, a Verona si tennero tre sinodi che modificarono molte regole anche quotidiane di religiosi e fedeli. Gli uomini del clero non poterono più girare armati o giocare d'azzardo. Inoltre, chi decideva di entrare nel mondo clericale doveva sottoporsi alla tonsura, e cioè al taglio dei capelli. Infine, divise Verona in parrocchie, consacrò la chiesa dei Santi Apostoli e fornì le chiese lontane dalla cattedrale di fonti per il rito del battesimo.
Sarebbe potuto rimanere vescovo a vita, ma decise lui stesso di dimettersi nel 1214, ritirandosi in un monastero per vivere serenamente gli ultimi anni della sua vita. Il suo sarcofago si trova all'interno della basilica di San Zeno.