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Lavagno aderisce ad Acque Veronesi

Il presidente Cuzzolin: "Adesso gestiamo 730mila abitanti su 780mila"

L’occasione è stata quella di accogliere il comune di Lavagno tra i 71 che fanno parte del consorzio Acque Veronesi, ma nell’incontro si è parlato molto dell’azione che l’azienda di gestione del servizio idrico opera sul territorio veronese e dell’importanza di avere una società pubblica che gestisce il l’acqua. Acque Veronesi, dallo scorso primo maggio, ha quindi allargato la sua azione con il settantunesimo comune, Lavagno appunto, sui 77 che potrebbe seguire secondo le direttive dell’Aato, l’Autorità d’ambito territoriale ottimale veronese.

“L’adesione di Lavagno ad Acque Veronesi – ha detto il consigliere Giandomenico Allegri – fa sì che la nostra realtà cresca negli anni. Questo perché ha dimostrato di saper gestire il servizio idrico recuperando le perdite dei passati gestori e dando prova di saper ottimizzare le risorse. Questo è un dato che dimostra come il pubblico sappia gestire in efficienza”.

Torna sulla questione anche il sindaco di Lavagno Simone Albi: ”Con questa scelta, oltre ad adeguarci alla delibera di Aato, vogliamo ribadire il concetto di acqua pubblica. Lavagno, con questo accordo, si attende anche un miglioramento degli standard qualitativi”. I cittadini di Lavagno potrebbero avere un rincaro della bolletta, “ma – spiega Albi – in realtà andranno a risparmiare”. Prima dell’accordo con Acque Veronesi la gestione del sistema idrico portava ad un passivo per il Comune, debito che poi andava ripianato attraverso un’ulteriore tassazione del cittadino, provvedimento che non sarà più attuato”.

Acque Veronesi si occupa anche dell’ordinaria manutenzione di acquedotti e fognature, attività che porterà Lavagno a risparmiare circa un milione e 500mila euro ogni anno, soldi che potranno essere reinvestiti liberando una parte del patto di stabilità.

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