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Sindrome di burnout da smart working: cos'è e come prevenirla

Come capire se si soffre di "burnout": quali sono le cause e i rimedi

L'emergenza sanitaria da Coronavirus, ha letteralmente stravolto le nostre abitudini, non ha cambiato solo il nostro modo di vivere, ma pure il modo di approcciarci al mondo del lavoro. Sempre più italiani, si sono trovati a lavorare in  smart working, una condizione a volte complicata da gestire specialmente dal punto di vista psicologico. Basta pensare ad un sempice colloquio, oggi spesso non avviene più "face to face", ma avviene magari davanti ad una webcam, attraverso una chiamata Skype. Molte persone già adottavano questa modalità di lavoro, come ad esempio i nomadi digitali, ma c'è chi lo smart working lo ha conosciuto solamente in questo difficile periodo di pandemia.

Sebbene lavorare in home working, porta con se moltissimi vantaggi, come una gestione migliore del tempo, questa nuova modalità  presenta presenta anche per alcuni individui dei disagi, compreso il burnout, ovvero l’esaurimento nervoso causato da un eccessivo stress lavorativo. Infatti pare che alcune persone non abituate a lavorare in smart working, non riescano a dare un freno al lavoro gestendolo da casa, ovvero non stacchino mai la spina.

Si stima che le persone affette da esaurimento nervoso siano aumentate del 20%, con 2 lavoratori su 3 (ovvero il 69% dei lavoratori) che soffrono di burnout e una media di 325.000 ricerche mensili sul web.

Parla lo psicologo - "Se non mi fermo, mi brucio". La sindrome da burnout: trappole, rischi, strategie

Cos'è la sindrome di burnout

La sindrome di burnout è uno stato di esaurimento mentale, emotivo e fisico che si verifica a seguito di richieste schiaccianti, stress cronico o insoddisfazione sul lavoro. Nel 2019, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito il burnout nella lista dell’International Classification of Diseases (Icd).

Sintomi sindrome burnout

Quando una persona ha la sindrome da burnout, può sentirsi esausta ogni giorno, avere un atteggiamento cinico, sentirsi demotivata e insoddisfatta del proprio lavoro. La sindrome da deperimento può essere accompagnata da sintomi fisici come mal di testa, nausea e disturbi del sonno. È importante riconoscere e trattare precocemente la sindrome da deperimento. 

Smartworking e sindrome di burnout  

Alla base del fenomeno del burnout da smartworking possiamo individuare due diversi fattori:

  • l’incapacità o l’impossibilità di disconnettersi dal lavoro;
  • l’incapacità o l’impossibilità di avere orari precisi di attività lavorativa, come in ufficio.

Come combattere la sindrome di burnout da smart working

Tra i metodi più efficaci per fronteggiare i casi di esaurimento nervoso da smart working possiamo indubbiamente trovare l’esercizio fisico. Joe Mitton, fondatore di MittFit rivela che

“allenarsi è essenziale per rilasciare dopamina e serotonina, che aiutano con l’umore ed il sonno”.

Oltre a ridurre drasticamente i livelli di stress. Per esempio. lo Yoga è l’esercizio più comune al mondo per prevenire o curare i casi di burnout, con una media di 1,4 milioni di ricerche al mese, 89,6 milioni di hashtag su Instagram e 27 milioni di articoli condivisi sul web nel corso di quest’anno. Insomma per riprendersi dalla sindrome di burnout, è  importante prendersi del tempo per riposarsi ed energizzarsi al di fuori del lavoro svolgendo attività piacevoli, cercando sostegno da familiari e amici, facendo esercizio fisico e meditazione.

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