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Test sulla qualità dell'aria nella primaria di Volon (VR): è la VMC fare la differenza

La scuola elementare San Pio X di Zevio in località Volon (VR) è stata protagonista di un test sulle funzionalità del sistema di Ventilazione Meccanica Controllata, un modello Flow M800 recentemente donato dall’azienda Helty.

Livelli di anidride carbonica in aula fino a quattro volte inferiori: questo il risultato del monitoraggio del funzionamento di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata Helty in una classe scolastica durante il normale svolgimento delle lezioni. L’azienda, specializzata in tecnologie per il ricambio e la purificazione dell’aria, ha condotto il test nella scuola elementare S.Pio X di Volon, in provincia di Verona, in un’aula recentemente dotata di un sistema decentralizzato Flow M800 per la ventilazione indoor.

I dati emersi

L’osservazione sul campo è stata basata sulle rilevazioni di un sensore professionale Aranet4 – riconosciuto come efficace dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA)e solitamente utilizzato per le valutazioni dei valori di CO2 all’interno degli ambienti chiusi - posizionato nell’area centrale della classe, in presenza di 24 allievi e un’insegnante. A VMC spenta, con porte e finestre chiuse, la CO2 rilevata ha superato i 4000 ppm appena dopo un’ora e mezza, un valore aderente alla curva di crescita costante prevista dal modello teorico; a VMC accesa, a parità di tempo e condizioni e impostando una portata d’aria pari a 500 m3/h (tale cioè da soddisfare una portata d’aria nominale parametrata sulla UNI 10339), i livelli di CO2 sono scesi a 1400 ppm. Aumentando la portata a 800 m3/h, dopo un’ora e mezza la concentrazione di anidride carbonica nell’aria della classe si è ridotta stabilizzandosi attorno ai 1000 ppm.

Considerato che il monitoraggio dei livelli di CO2 è utile per determinare il rischio di agenti virali in ambiente chiuso, è chiaro che i risultati riscontrati documentano in modo evidente ilruolo della ventilazione nel mantenere salubre l’aria all’interno della stanza, a vantaggio della salute e della miglior vivibilità degli ambienti per studenti ed insegnanti. La sola apertura delle finestre non si dimostra una valida alternativa: oltre all’inevitabile dispersione energetica, questa pratica non assicura la stessa qualità dell’aria né una ventilazione uniforme della classe. A riprova di ciò è stato eseguita un’ulteriore misurazione: con la finestra semi aperta già dopo un’ora i valori di CO2 hanno superato i 2000 ppm. Tenendo presente che per raggiungere un livello ottimale di benessere e di concentrazione in un ambiente chiuso i livelli di anidride carbonica non dovrebbero superare i 1500 ppm, risulta di fondamentale importanza dotare le aule scolastiche di sistemi di VMC che garantiscano un ricambio continuo dell’aria e forniscano quindi un contributo essenziale nel minimizzare il rischio per gli occupanti e nell’assicurare condizioni adeguate a favorire l’attenzione e l’apprendimento

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