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Settimana Nazionale della prevenzione oncologica: Lilt invita i cittadini a rivolgersi alle sedi di Verona, San Martino Buonalbergo e Sant’Anna D’Alfaed

Chi si recherà negli ambulatori troverà, come ogni anno, il simbolo della settimana nazionale della prevenzione oncologica: una bottiglia d’olio evo Made in Italy

La Lega italiana per la Lotta contro i  tumori invita i cittadini a partecipare  ai servizi di prevenzione: nella settimana nazionale della prevenzione oncologica che si tiene in questi giorni, fino al 21 di marzo, chi si recherà negli ambulatori di Verona, San Martino Buonalbergo e Sant’Anna d’Alfaedo potrà usufruire su prenotazione  di colloqui di prevenzione, controlli dermatologici, senologici, prostatici e un percorso di cura per il linfoedema post operatorio. Inoltre, troverà la tradizionale bottiglia d’olio extra vergine d’oliva Made in Italy . L’olio evo è il simbolo della Settimana per la Prevenzione, re della dieta mediterranea: eccellenza della tradizione enogastronomica italiana è anche un amico della nostra salute, l'”oro verde" con accertate caratteristiche nutrizionali ed organolettiche in grado di proteggerci da diversi tipi di tumore.

 “Invito i cittadini a aderire alla settimana nazionale della prevenzione oncologica – spiega il Presidente di Lilt Verona, Alberto Massocco - Identificare precocemente la presenza di un eventuale tumore significa aumentare le chance di guarigione. È questo l’obiettivo degli esami di screening che rappresentano un’arma potente nelle mani di ognuno di noi, poiché permettono di individuare la malattia quando è ancora curabile. La prevenzione, che ha due gambe, gli stili di vita corretti e la diagnosi precoce. La Settimana della Prevenzione Oncologica ha l'obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull'importanza di prevenzione e diagnosi precoce e di informare sugli stili di vita salutari, che fortificano il sistema immunitario e riducono il rischio di ammalarsi. Non fumare, non bere alcolici, alimentarsi adeguatamente nella giusta stagionalità, fare attività fisica per combattere la sedentarietà e tutte le malattie ad essa correlate, riposare, effettuare controlli periodici per la diagnosi precoce. Nel lungo termine, la sospensione di programmi di diagnostica precoce porterà inevitabilmente a un aumento di patologie riscontrate in stadi più avanzati. Proprio grazie a programmi di screening sempre più accurati, negli ultimi anni la prevenzione nel nostro Paese ha portato a importanti successi nella lotta contro il cancro: fino a 1 tumore su 3 è stato diagnosticato in fase precoce, e, quindi, quando ancora curabile, in alcuni tipi di tumore la mortalità è stata dimezzata”.

La pandemia da COVID-19 sta avendo un forte impatto sulla prevenzione e sulla continuità dei percorsi di cura in oncologia. I dati parlano di oltre 2 milioni di esami di screening oncologici non effettuati nei primi 9 mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa della pandemia. Per spiegare questi numeri, emersi dall’analisi dell’Osservatorio Nazionale Screening, non basta pensare solo all’iniziale sospensione delle prestazioni ospedaliere in piena emergenza, ma un ruolo chiave è stato giocato dalla minore adesione dei cittadini ai programmi di controllo per paura del contagio, con 1 CITTADINO SU 5 (il 20%) che non ha risposto agli inviti a sottoporsi ai test.  La settimana della prevenzione oncologica vuole puntare l’attenzione sull’importanza di non allontanarsi dalla propria salute, sensibilizzando sulla sicurezza dei percorsi di prevenzione e trattamento anche in questo difficile momento.

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