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Studenti stranieri a Verona: ripartiti gli scambi internazionali stoppati dalla pandemia

Gli alunni francesi dell’Istituto Lycèe Alain della città di Alençon, insieme ai loro docenti, sono stati accolti a Palazzo Barbieri dall'assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani

Tornano a Verona gli studenti stranieri: dopo quasi un anno e mezzo di stop, ripartono infatti i progetti di interscambio internazionali sostenuti dal Comune. I primi studenti stranieri ospiti delle scuole veronesi hanno rimesso piede in municipio lunedì mattina, accolti in sala Arazzi dall’assessore alle Politiche giovanili Francesca Briani. Una ventina di studenti francesi dell’Istituto Lycèe Alain della città di Alençon, insieme ai loro docenti, rappresentano il primo gruppo giunto nel capoluogo scaligero dopo il lungo stop degli interscambi scattato a febbraio 2020, a causa della pandemia.
Presenti all’incontro anche i ragazzi e le ragazze del liceo “C. Montanari”, che ospiteranno i colleghi francesi fino a venerdì 19 novembre.

Gli studenti francesi sono giunti a Verona in questi giorni per uno scambio scolastico inerente al progetto internazionale Erasmus Plus D.E.F.I. (Développer, encourager, favoriser l’inclusion), cofinanziato dall’Unione Europea, che coinvolge la comunità educativa dei due Paesi coinvolti e avente come obiettivo “Comparare modalità ed efficacia dell’inclusione scolastica in Italia e Francia”.

PROGETTO - Dopo un anno di attività on line realizzate sulla piattaforma e-Twinning, gli studenti francesi si uniscono ai loro coetanei veronesi per una riflessione comparativa sulle modalità di attuazione dell’inclusione scolastica di studenti e studentesse in situazione di handicap, nei rispettivi Paesi. Le considerazioni e le proposte emerse confluiranno in un documento finale bilingue, francese e italiano, da sottoporre all’Agenzia Erasmus Plus.

«È un piacere poter riaccogliere nella nostra città i giovani studenti stranieri partecipanti ai progetti di interscambio internazionale sostenuti dal Comune – sottolinea l’assessore Briani –. Da oltre un anno anche questa tipologia di iniziative è stata bloccata a causa della pandemia. I ragazzi non sono però rimasti fermi e, come in questo caso, attraverso attività on line hanno comunque mantenuto costruttivi rapporti fra loro. Oggi, finalmente, possono incontrasi e tornare a vivere in presenza questi importanti momenti di interazione, essenziali per la loro crescita umana e formativa».

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