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Giovedì, 25 Aprile 2024
Scuola Quinzano / Viale Caduti del Lavoro

Scuola, flop concorso: bocciato dal ministro Bianchi. Codacons prepara ricorsi

Altissime le percentuali dei docenti bocciati allo scritto. L'associazione dei consumatori: «Quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità»

Bandito nel luglio del 2020, da giorni sono iniziate le prove del concorso ordinario per gli insegnanti di scuola secondaria. Un concorso già sconfessato dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi e che rischia strascichi nei tribunali ad opera del Codacons.

Al concorso si sono presentati circa 500mila candidati e le cattedre da assegnare in tutta Italia sono 33mila tra scuole medie e superiori. I test sono composti da 50 domande che valgono 2 punti ciascuna. Il punteggio massimo è quindi 100 punti, ma per passare l'esame scritto ed accedere all'orale bisogna totalizzare almeno 70 punti (35 risposte corrette su 50). La prova scritta è a crocette e per usare un eufemismo la si potrebbe descrivere come "estremamente selettiva". Al momento, infatti, le statistiche parlano di circa il 90% dei candidati che non hanno hanno avuto accesso all'orale perché non hanno superato lo scritto. «È un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata - ha commentato il ministro Bianchi - Questo era l'ultimo passaggio di una storia precedente che ha dimostrato tutti i limiti, non c'è nessun dubbio». Il ministro ha inoltre preannunciato un cambiamento nella selezione dei docenti attraverso concorsi diversi e annuali.

Le critiche del ministro Bianchi, comunque, non invalidano la prova. Per questo l'associazione dei consumatori Codacons si sta preparando anche in Veneto per un ricorso collettivo al Tar del Lazio insieme all’Associazione per i diritti civili nella scuola. «La prova si è rivelata un flop totale ed ha fatto registrare in regione un numero incredibile di bocciature, a causa di quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità di vario tipo denunciate dai candidati - ha spiegato il Codacons - Una situazione di caos che deve ora portare tutti coloro che hanno sostenuto la prova scritta senza superare l'esame ad essere ammessi all'orale». Per ottenere questa ammissione, Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola stanno raccogliendo le adesioni ad un ricorso collettivo al Tar del Lazio «finalizzato a tutelare i diritti di quanti hanno sostenuto l’esame risultando bocciati a causa degli errori contenuti nelle domande a risposta multipla o per i quesiti assurdi non in linea con le finalità del concorso», sostiene l'associazione.
Tutti i candidati del Veneto possono fornire la pre-adesione al ricorso collettivo attraverso questo link. «Il ricorso è diretto a contestare in primis la tipologia stessa di prova scritta proposta - conclude il Codacons - ed è finalizzato all'ammissione all'orale dei candidati che non hanno superato la prova per aver riportato un punteggio inferiore a 70 o, comunque, in via subordinata, all'annullamento e ripetizione della prova stessa».

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