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La professoressa Viola: «Anche consumo moderato di alcol fa danni al cervello». Bozza (FI): «Bere in modo consapevole non fa male»

Tante le reazioni suscitate dalle recenti parole della docente all'università di Padova Antonella Viola, tra queste quella del consigliere comunale a Verona e regionale di Forza Italia Alberto Bozza: «È sbagliato far passare il messaggio che bere vino in modo moderato e consapevole faccia male»

«I tumori direttamente associati anche al consumo moderato di alcol sono quelli che colpiscono la mammella e il colon retto, ma non solo, anche la bocca, l'esofago, la laringe e il fegato. A questo devo aggiungere anche che un recente lavoro pubblicato sulla rivista Nature communications, che è una buona rivista, ha dimostrato in maniera molta solida che le persone che bevono uno o due bicchieri di bevande alcoliche al giorno, quei famosi due bicchieri di vino a pasto o come aperitivo dopo il lavoro, ebbene queste persone hanno un volume del cervello inferiore rispetto a chi non beve e presentano delle alterazioni strutturali proprio visibili. Quindi anche un consumo moderato danneggia il cervello, non solo l'abuso». È questo uno dei passaggi che più ha suscitato clamore tra le dichiarazioni, rilasciate durante la trasmissione radiofonica di RaiRadio1 Il mondo nuovo del 18 gennaio 2023, da Antonella Viola, immunologa e professoressa ordinaria di patologia generale presso il dipartimento dell'università di Padova. La sintesi della sua posizione è tutta in un'altra frase, tanto semplice quanto esplicita, espressa sempre durante la medesima puntata: «L'etanolo è un cancerogeno».

Insomma, una posizione scientifica, e dunque degna di nota, che parrebbe andare di pari passo con il recente orientamento emerso a livello europeo dopo il cosiddetto "caso Irlanda" ed il via libera all'etichettatura delle bottiglie di alcolici indicanti i rischi per la salute, un po' come già avviene per i pacchetti di sigarette. Le dichiarazioni della dott.ssa Viola, in sostanza, andrebbero quindi a contrastare l'idea manifestata da molti in questi giorni, specialmente in Italia ed anche in Veneto, e cioè che ad essere dannoso sarebbe l'abuso di alcolici, tra questi il vino o la birra, e non il loro semplice consumo. È evidente che attorno all'intera questione vi sia non solamente un interesse legato alla sfera della salute, ma anche di carattere economico. Ad ogni modo, come rivelano una serie di interviste a diversi medici veneti realizzate dal Corriere del Veneto, non mancano anche diversi colleghi della dott.ssa Viola che, da scienziati, si dicono non proprio concordi con la sua posizione che viene da alcuni giudicata troppo intransigente, sostenendo in sostanza che, al contrario, un uso sporadico di alcolici, nelle persone sane, non faccia poi così male.

Consigliere regionale Veneto Alberto Bozza - foto Facebook-2

Da Verona la levata di scudi rispetto alle idee manifestate dalla professoressa Antonella Viola è partita anzitutto dal consigliere comunale a Palazzo Barbieri e regionale di Forza Italia Alberto Bozza, il quale in una nota afferrma: «La dottoressa Viola è un’autorevole medica e divulgatrice scientifica, ma ritengo sbagliato far passare il messaggio che bere vino in modo moderato e consapevole faccia male». Alberto Bozza, da sempre attento alle tematiche del settore vitivinicolo, già fautore di iniziative contro il procedimento di dealcolazione del vino DOP e IGP in Unione europea e, più di recente, contro l’health warning sulle etichette deciso dall’Irlanda con il consenso della Commissione europea, poi aggiunge: «Non entro nel merito tecnico e scientifico di quanto sostiene nello specifico la dottoressa Viola, perché è chiaro che l’alcol di per sé è sostanza non salutare, tuttavia occorre contestualizzare, ampliare il raggio del ragionamento e discernere».

Secondo l'esponente veronese di Forza Italia Alberto Bozza, «da anni si è creata una forte consapevolezza dei consumatori in tema di cultura alimentare, si pensi ai prodotti biologici e all’eccellenza della dieta mediterranea. Il vino poi - prosegue il consigliere Alberto Bozza - ha incrementato il livello generale di qualità ed eccellenza nel trattamento dei vitigni, nei procedimenti enologici, e oggi è prodotto che il più delle volte si beve accompagnato dal cibo e con cura e meditazione, certamente non per stordirsi». In tal senso, secondo l'esponente di Forza Italia Alberto Bozza, «seguendo il ragionamento della professoressa Viola, non ritengo esatto, in tema di health warning, il paragone con le sigarette (il fumo è un vizio) e nemmeno con l’Irlanda, paese che ha seri problemi di gestione dell’alcol nella popolazione per lo smodato consumo di superalcolici».

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