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Campagna antinfluenzale, a Verona oltre 240 mila dosi di vaccino: gratis anche per i bambini piccoli

I primi a ricevere le dosi sono i medici di base e le strutture per anziani, novità importante l'accordo con i pediatri e la gratuità del vaccino anche per i bimbi dai sei mesi ai sei anni, ma per la somministrazione a quest'ultimi ci vuole ancora un po' di «pazienza»

Nel corso della mattinata di oggi, martedì 13 ottobre, presso la sede dell'Ulss 9 Scaligera in città si è tenuta una conferenza stampa relativa all'avvio della campagna vaccinale contro l'influenza. All'incontro hanno preso parte il Direttore Sanitario Denise Signorelli, il Direttore Dipartimento di Prevenzione Giovanni Sandri, il Direttore del SISP Antonio Maggiolo, la responsabile Profilassi malattie infettive dott.ssa Giuseppina Napoletano e, infine, il Presidente della Conferenza dei Sindaci Flavio Pasini.

La dott.ssa Denise Signorelli ha sottolineato sin da subito l'importanza della campagna antinfluenzale di quest'anno, in relazione proprio alla concomitante pandemia da coronavirus Sars-CoV-2: «I sintomi della Covid-19 e dell'influenza sono in parte sovrapponibili, - ha spiegato il Direttore Sanitario - e quindi la possibilità di svolgere in maniera più veloce una diagnosi differenziale tra queste due patologie va a favore del miglioramento dell'offerta al cittadino da parte del Sistema sanitario nazionale, ma contemporaneamente previene anche la circolazione del virus dell'influenza e la connessa mortalità».

Distribuzione vaccini antinfluenza campagna 2020

Distribuzione vaccini antinfluenza campagna 2020

In merito agli obiettivi da raggiungere, la dott.ssa Signorelli ha specificato che «il ministero della Salute ci chiede di avere una copertura minima pari al 75% di "popolazione target", verso però l'obiettivo più ambizioso che è quello del 95%, cioè il cosidetto obiettivo ottimale». Il Direttore del SISP Antonio Maggiolo ha a sua volta evidenziato come «la campagna vaccinale quest'anno sia in particolar modo indicata per la popolazione dai 65 anni in sù e qui la copertura dovrebbe arrivare attorno al 95%». Come confermato sia dal Direttore Maggiolo che da una nota della stessa Ulss 9 è  dunque già «possibile effettuare la vaccinazione antinfluenzale, somministrata dai medici di medicina generale ai soggetti appartenenti ai gruppi a rischio, agli ultrasessantacinquenni e alle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente, secondo le indicazioni fornite dal Ministero della Salute con la Circolare del 4 giugno 2020».

In queste categorie a rischio rientrano tutte quelle persone «affette da alcune patologie (malattie croniche dell’apparato respiratorio e cardiocircolatorio, diabete mellito e altre malattie del metabolismo, malattie renali ed epatiche, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, malattie con carente produzione di anticorpi o immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV, sindromi da malassorbimento intestinale, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici) per le quali contrarre l’influenza comporta un alto rischio di complicanze anche gravi».

Lo stesso Direttore del SISP Antonio Maggiolo ha quindi invitato le donne in gravidanza a sottoporsi alla vaccinazione. È stato poi ricordato come la vaccinazione sia offerta gratuitamente «ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni e da quest’anno anche agli adulti dai 60 ai 64 anni, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza e nel periodo di “post-partum”, ai familiari e contatti di soggetti ad alto rischio, ai medici e al personale sanitario di assistenza, ai soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani e ai donatori di sangue». Altra novità importante sempre di quest’anno è l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale anche «ai bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età che prevede un accordo di collaborazione dell’Azienda Ulss 9 con i pediatri di libera scelta».

In merito al numero di dosi di vaccino antinfluenzale, è stato sottolineato come sulle stime del fabbisogno relativo allo scorso anno per il territorio veronese, quest'anno siano state aumentate per un totale complessivo di oltre 240 mila dosi circa, vale a dire qualcosa come 80 mila in più rispetto al precedente anno. Resta il fatto che proprio in virtù della particolare situazione sanitaria del 2020, siano numerose le richieste di partecipazione alla campagna vaccinale contro l'influenza e, pertanto, è necessario procedere seguendo una scala di priorità. Il vaccino verrà infatti anzitutto somministrato alle persone che rientrano nella cosiddetta "popolazione target" e lo stesso Direttore Maggiolo ha specificato come «i primi a ricevere le dosi di vaccino siano i medici di base e le case di riposo». Vi sarebbero inoltre ancora circa 25 mila dosi che dovrebbero arrivare per il territorio veronese, mentre la stessa Regione Veneto avrebbe chiesto che alcune dosi vengano consegnate anche alle farmacie che, al momento, si trovano ad esserne sprovviste.

Di qui dunque anche la richiesta di «pazientare» per quanto la campagna vaccinale contro l'influenza sia nei fatti ufficialmente già stata avviata in Veneto, a differenza di altre Regioni dove le dosi non ci sono per nulla: «Per i bambini dai sei mesi ai 6 anni, - ha detto il Direttore Maggiolo - ci si sta attivando con i pediatri di libera scelta, quindi chiedo ai genitori di pazientare ancora qualche giorno». I pediatri, da quanto si apprende, partiranno dal mese di novembre, mentre per quel che riguarda i Comuni montani o comunque di dimensioni più ridotte ed isolati, è stato infine specificato che si sta provvedendo, con l'ausilio delle stesse amministrazioni locali, ad istituire delle "giornate di vaccinazione" per consentire ad una più ampia fetta di popolazione di vaccinarsi nel più breve tempo possibile.

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