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L'Arena si tinge di rosa contro il tumore al seno: con la diagnosi precoce si guarisce di più

Domenica 10 ottobre l'anfiteatro si illuminerà per sensibilizzare in particolare le donne sull'importanza di questa pratica. Sono diversi gli eventi in programma per il mese dedicato alla prevenzione

L'Arena torna ad accendersi di rosa per la prevenzione del tumore al seno. Domenica 10 ottobre l'anfiteatro si illuminerà per sensibilizzare in particolare le donne sull'importanza della diagnosi precoce del tumore al seno. L'accensione è promossa dal Comune di Verona insieme Andos, Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, e realizzata in collaborazione con Agsm Aim.
Mai come in questo momento storico è fondamentale fare squadra per sensibilizzare riguardo ad una tematica di vitale importanza. A scendere in campo infatti ci saranno, oltre al Comune, anche la Regione Veneto, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, l’Ulss9, l’Università di Verona, la Commissione Scientifica Andos, FederfarmaVerona, AGSM AIM, Airc e La Cura Sono Io.

La pandemia ha purtroppo attenuato l’attenzione sulla tematica della prevenzione, allontanando tante donne che, per paura, non hanno prenotato una visita diagnostica. Questo è stato avvalorato dai dati registrati dal 2020 a maggio, che hanno spinto l’Azienda Ospedaliera a sollecitare le donne a fare una mammografia. A non cambiare è il dato chirurgico relativo al numero di donne operate, praticamente lo stesso di quello del 2019, riscontrando però maggiormente i tumori maligni rispetto a quelli benigni.

Fortunatamente ora la paura sembra passata, perché le liste d’attesa sono esaurite, recuperando quanto il Covid aveva tenuto fermo. Per questo è molto importante il supporto psicologico, nutrizionale e fisico, grazie anche al lavoro delle associazioni che collaborano.

La locandina di Arena in Rosa-2

Durante il Covid la ricerca non si è mai fermata e, grazie alla diagnosi precoce e le terapie sempre più personalizzate, si guarisce sempre di più. La mortalità infatti è diminuita, con una guarigione di circa 97 persone su 100, riuscendo anche a far fronte anche ai tumori sintomatici grazie a cure più specifiche, per tipologia di tumore e di persona, che prende il nome di terapia sartoriale, che permettono di mantenere una buona qualità della vita. Anche per le donne con malattia avanzata le terapie hanno portato ad un aumento della sopravvivenza, garantendo altresì una buona qualità della vita.

La cerimonia di accensione sarà preceduta da un coinvolgente concerto del gruppo ritmico corale Chorus con la partecipazione di Beatrice Pezzini e del soprano Daniela Cavicchini dalle ore 17.15 sulla scalinata del palazzo Barbieri.
Alle 18.30 le volontarie ANDOS, con le autorità cittadine, avranno il compito di accendere i fari rosa sull’Arena.

Dalle ore 9 alle 17, al Gazebo Andos di piazza Bra sarà possibile trovare informazioni medico-sanitarie sulla diagnosi precoce del tumore al seno con i consigli dei radiologi, e fare prenotazioni per esami senologici-strumentali per le signore che non fanno parte dello screening mammografico (50-74 anni per le quali viene inviata a casa la lettera invito da parte dell’Ulss9) da effettuarsi negli ospedali di Verona e provincia.
Per informazioni chiamare la sede Andos di Verona 045 800 93 34 oppure 348 3227312e visitate il sito www.andosverona.com.

Molti gli eventi in programma durante tutto il mese della prevenzione. Di rosa verranno illuminati: il Castello di Villafranca, la Torre dell'Acquedotto di San Giovanni Lupatoto, le fontane di Caldiero, la Porta Verona di Soave oltre a manifestazioni nei Comuni di Minerbe, Caldiero e Oppeano.

Alla presentazione dell’evento in Sala Arazzi sono intervenute l’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani, la responsabile del progetto Andos Anna Maria Nalini, il consigliere di Agsm-Aim Francesca Vanzo, per l'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona la coordinatrice Breast Unit e direttore Radiologia Borgo Trento dottoressa Stefania Montemezzi e per Ulss 9 l’Oncologa dell’Ospedale di San Bonifacio dottoressa Marta Mandarà.

La presentazione in Sala Arazzi-4

«Accendiamo anche quest’anno il monumento simbolo della nostra città in rosa per un momento non solo emozionante, ma soprattutto per dare un segnale forte – dice l’assessore Briani -. Grazie all’impegno costante delle istituzioni sanitarie e delle associazioni, noi donne dobbiamo per prime porre attenzione a noi stesse, al nostro corpo e alla nostra vita, un’abitudine da riprendere dopo la pandemia. Fortunatamente oggi l’attività diagnostica è ripresa con la stessa efficacia di prima e il messaggio è che la prevenzione è fondamentale e deve partire da noi stesse. Gli strumenti ci sono così come le associazioni che stanno al nostro fianco come Andos».

«È bello ritrovarsi ogni anno in vista di questo momento e di ottobre, un mese pieno di eventi in rosa – dice la responsabile Nalini -. Quest’anno si sono aggregate le associazioni Airc e La Cura Sono Io, perché lavorare insieme porta a risultati maggiori che è bello condividere con gli altri. E’ stato un periodo difficile perché tante persone si sono allontanate dagli ospedali. Noi abbiamo fatto tanto lavoro con il telefono affinché le donne potessero superare le paure e a ottobre riprenderanno anche le attività motorie sospese seguendo le regole previste».

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