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Vaccini, Zaia e le seconde dosi ai turisti: «Segno di civiltà». No open day: «Mai usato AstraZeneca con i giovani»

«Bene che il generale Figliuolo abbia aperto alla possibilità di vaccinare i turisti se durante le loro vacanze cadesse la data della seconda dose», ha dichiarato il governatore del Veneto

«Fin dal momento in cui Aifa raccomandò di somministrare i vaccini a vettore virale (AstraZeneca e J&J) unicamente sopra i 60 anni, la scelta del Veneto è stata quella di non utilizzarli più in nessuna modalità al di sotto di quell'età: di conseguenza, non sono mai stati né organizzati né allestiti in Veneto open day ad accesso diretto per cittadini sotto i 60 anni nei quali somministrare questi due vaccini». A dichiararlo in queste ore, dopo che il tema delle somministrazioni ai giovani di vaccini Vaxzevria di AstraZeneca e Janssen di Johnson & Johnson sta infiammando il dibattito pubblico, è stato il governatore della Regione Veneto Luca Zaia che ha così rivendicato le scelte a livello di sanità pubblica in materia di vaccinazioni anti Covid.

Lo stesso presidente della nostra Regione, inoltre, è intervenuto su un'altra questione che pare stare molto a cuore degli italiani oramai prossimi ad intraprendere le proprie vacanze estive, vale a dire la possibilità di eseguire il richiamo della vaccinazione anche in un'altra Regione rispetto alla propria di residenza: «Dall'altra parte, - ha commentato Zaia - bene che il generale Figliuolo abbia aperto alla possibilità di vaccinare i turisti se durante le loro vacanze cadesse la data della seconda dose. È una richiesta che avevamo avanzato da tempo con forza. - spiega il governatore del Veneto Luca Zaia - Non ci saranno fiumi in piena di turisti che chiederanno di vaccinarsi, però è un bel segnale di sensibilità, di attenzione e anche di raffinatezza del servizio dell'ospitalità. Ben venga dunque questa decisione, noi siamo a disposizione».

Zaia, in conclusione, ha quindi ricordato che naturalmente per vaccinare, tanto i residenti quanto i turisti, sono indispensabili anzitutto le forniture adeguate di vaccini anti Covid, pertanto «l'unico fattore limitante potrebbe essere la disponibilità di vaccini, ma dal punto di vista organizzativo - ha sottolineato il governatore del Veneto - noi ci siamo e siamo ben felici di dare una mano ai nostri ospiti. Ricordo che il Veneto è la prima regione turistica d`Italia con 72 milioni di presenze l'anno e che il turismo è la nostra prima industria con 18 miliardi di fatturato annuo e il 68% di clienti stranieri. La scelta del generale Figliuolo non è solo organizzativa, - ha concluso Zaia - ma anche un segno di grande civiltà, come ho sempre sostenuto».

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