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Zaia dopo il consiglio federale: "A Pontida il 7 aprile? Io e Tosi vorremmo brindare a Vinitaly"

Accantonate le divergenze emerse nei giorni scorsi, il segretario regionale e il governatore del Veneto tornano compatti e mantengono lo sguardo verso il loro vero obiettivo: la macroregione del Nord. L'unico problema potrebbe essere la loro impossibilità di presenziare all'inaugurazione dell'evento veronese

Dopo l'appuntamento in via Bellerio di lunedì, la Lega sembra essere tornata compatta: l'obiettivo che hanno in mente i vertici del Carroccio è sicuramente la macroregione del Nord, e proprio in vista di questo ambizioso progetto sembrano sparite tutte le divergenze che nei giorni scorsi hanno movimentato la politica leghista.

NESSUN PROBLEMA - A sottolineare la nuova coesione dei padani ci ha pensato Luca Zaia, governatore del Veneto, che ai giornalisti ha risposto senza mezzi termini: "Non so se esista una questione Veneto nella Lega, il fatto è che in consiglio federale nessuno ne ha parlato". Zaia nega di aver sentito Bossi, nel suo intervento, accennare alle tensioni tra i vertici del Carroccio veneto e in particolare tra lui e il sindaco di Verona Flavio Tosi. "Il consiglio - ha spiegato Zaia - ha stabilito che non devono esserci segretari a tempo e ha dato la propria fiducia all'unanimità a Maroni che ora ha due anni e mezzo di tempo per lavorare prima della scadenza del mandato".

DOPPIO APPUNTAMENTO - Guardando al futuro prossimo il governatore parla del prossimo raduno dei fazzoletti verdi, e proprio in vista di quella data solleva un piccolo problema che lo accumunerà al suo recente "avversario", il sindaco Tosi: "Il consiglio ha discusso di Pontida - ha spiegato Zaia - stabilendo la data del raduno il 7 aprile. Un guaio perché in quel giorno si inaugura Vinitaly e io e Tosi vogliamo essere nei padiglioni della fiera". Proprio sui rapporti con Tosi il governatore è tornato a precisare di essere "abituato a distinguere l'ambito politico da quello personale". "Non ho manie di grandezza né smanie di scalate - ha concluso Zaia - Tosi è il nostro segretario e da noi le gerarchie vengono rispettate".

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