rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Brà

Zaia: "L'inchiesta sul Mose non mi ha sfiorato. Non ci servono lezioni sulla legalità"

Il governatore uscente del Veneto e ricandidato alle prossime regionali, ha incontrato ieri a Verona circa 150 fra amministratori di centrodestra e candidati delle varie liste che appoggiano la sua corsa

Luca Zaia è tornato a Verona alla caccia degli ultimi voti in vista delle prossime elezioni regionali del 31 maggio e lo ha fatto davanti a circa 150 fra amministratori di centrodestra e candidati delle varie liste che appoggiano la sua corsa. 
"In questa campagna elettorale - esordisce il candidato della Lega Nord, come riporta il quotidiano L'Arena - non ho mai fatto dichiarazioni contro nessuno, preferisco dedicare il mio tempo per parlare del nostro programma, un progetto che parte dagli ultimi cinque anni di buona amministrazione". Al suo fianco in questo incontro c'era Paolo Partenoster (Lega Nord), Fausto Sacchetto (Forza Italia), Ciro Maschio (Fratelli d'Italia-An) e Fabrizio Comencini (Noi Veneto Indipendenza). Presente al tavolo anche il presidente della Provincia Antonio Pastorello. 
Ciro Maschio, sulle colonne de L'Arena, afferma: "Qui c'è il fronte anti Renzi e dal Veneto. Parte la battaglia per la riconquista del governo: dopo aver dato il buonservito ad Alessandra Moretti, manderemo a casa anche il premier". Poi è il turno di Sacchetto: "Lunedì tutti qui a festeggiare". In rappresentanza degli amministratori, si sono presentati i primi cittadini di San Giovanni Ilarione (Elena Cavazza), Bussolengo (Paola Boscaini), il vicesindaco di Erbè (Roberto Silvestroni) e l'ex sindaco di San Bonifacio (Silvano Polo). In prima fila davanti al loro candidato c'erano anche gli esponenti del Carroccio Vania Valbusa, Elisa De Berti, Giancarlo Montagnoli, Enrico Corsi, Gualtiero Mazzi, Luca Coletto, oltre a Massimo Giorgetti di Forza Italia e alcuni candidati della lista Zaia come Stefano Valdegamberi, Fabrizio Zerman, Monica Lavarini, Alberto Zelger e Francesco Barini. 
Vedendo tra i presenti il giornalista Gianantonio Stella, il presidente uscente poi ironizza: "Non serve un'agenda ma, come diceva Pico della Mirandola, una buona memoria... ma devo stare attento perché qui c'è Catone il censore. - poi prosegue sul tema della legalità - Il 4 giugno 2014 abbiamo vissuto la tragedia dell'inchiesta sul Mose, con 34 arresti, inchiesta che non mi ha minimamente sfiorato. Invito chi vuol darci lezioni di legalità a leggersi le 800 pagine dell'inchiesta". 
"Nella sanità veneta, - dice Zaia - unico caso in Italia, non si applica l'addizionale Irpef regionale che corrisponde a una cifra di 200 milioni di euro, quanto il governo Renzi intende toglierci". Il candidato della Lega Nord poi conclude con un breve riassunto sugli anni passati alla guida della Regione: "Anni difficili segnati dalla crisi, dall'alluvione e sulla ricostruzione non ci sono state né una polemica né un avviso di garanzia... Di solito chi governa paga in termini di consensi, qui invece vediamo crescere l'apprezzamento della gente".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Zaia: "L'inchiesta sul Mose non mi ha sfiorato. Non ci servono lezioni sulla legalità"

VeronaSera è in caricamento