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Giovedì, 25 Aprile 2024
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È nato il governo Meloni: «Esecutivo di alto profilo». Gli auguri di Zaia che poi avvisa: «Ora l'autonomia»

La premier Giorgia Meloni assicura che il nuovo governo «lavorerà spedito per rispondere alle urgenze della nazione e dei cittadini». Zaia applaude ma rilancia il tema dell'autonomia nel giorno dell'anniversario del referendum: «I veneti sono cinque anni che aspettano, l'autonomia è ora a portata di mano»

Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni ha prestato giuramento questa mattina, sabato 22 ottobre, al Palazzo del Quirinale. La presidente del Consiglio e i nuovi ministri hanno giurato nelle mani del presidente della Repubblica pronunciando la formula di rito. Erano presenti, in qualità di testimoni, il segretario generale della presidenza della Repubblica, cons. Ugo Zampetti, e il consigliere militare del presidente della Repubblica, generale di squadra aerea, Gianni Candotti. Subito dopo la cerimonia, appena uscita dal Quirinale in seguito al giuramento, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni ha scritto sui social: «Ecco la squadra di governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l'Italia. Adesso subito al lavoro». Già nella giornata di ieri, dopo aver ricevuto ed accettato l'incarico, la presidente del Consiglio aveva descritto con queste parole il nascente governo: «Un esecutivo di alto profilo che lavorerà spedito per rispondere alle urgenze della nazione e dei cittadini».

Il presidente della Repubblica ha conferito a Giorgia Meloni l'incarico di formare il governo: la lista dei ministri

Nel frattempo dal Veneto è giunto il messaggio del governatore Luca Zaia a seguito dell'insediamento del nuovo esecutivo: «Esprimo un augurio di buon lavoro a tutti i nuovi nominati e, in particolare, ai neo ministri veneti. Ci aspettano grosse sfide, sfide importanti che sono quelle dell’economia, di questa congiuntura negativa che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese: spero che questo sia il dossier numero uno da affrontare in maniera urgente, altrimenti ci sarà il rischio di più serrande abbassate e di un sempre maggior numero crescente di disoccupati». Lo stesso governatore Luca Zaia ha poi aggiunto: «Le sfide locali per il Veneto sono importanti come lo è, ad esempio, l’autonomia, che rimane per noi la madre di tutte le battaglie e resta un progetto assolutamente in linea con la Costituzione. Sono convinto, infatti, che questo governo non possa che dare risposta a tutte quelle realtà, da nord a sud, che chiedono l’autonomia, in particolar modo a chi ha fatto il referendum come abbiamo fatto noi e che è riuscito a portare i cittadini a esprimersi su questo tema».

Il caso vuole poi che proprio il giorno dell'insediamento del governo Meloni ricorra anche l'anniversario del referendum consultivo sull'autonomia del Veneto, svoltosi esattamente cinque anni fa il 22 ottobre del 2017. Zaia non ha mancato nelle scorse ore di rammentarlo: «Sono cinque anni che i veneti hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Il 22 ottobre 2017, infatti, 2 milioni 273mila cittadini della nostra Regione si sono espressi a favore dell’autonomia. Lo hanno fatto con un referendum che, nonostante una certa politica lo abbia avversato e ritenuto improponibile, è stato avvallato dalla Corte costituzionale e la cui legittimità è stata riconosciuta anche dal capo dello Stato. Questo significa che hanno espresso una scelta legittima e in linea con la nostra Carta fondamentale. I veneti che da un quinquennio attendono impazientemente e si battono affinché si concretizzi una volta per tutte la loro aspirazione, quindi, sono i difensori della Costituzione», ha detto Zaia. 

Sempre sulla partita dell'autonomia, il presidente della Regione Veneto ha nuovamente incalzato il governo: «Negli ultimi 11 anni il centrodestra non ha governato ed anche dalla data del referendum ad oggi, se si esclude la breve esperienza giallo-verde, al governo c’è sempre stata la sinistra. Ora è il momento di una presa di coscienza. Il vero nemico dell’autonomia è la disinformazione con cui in molti ne fanno una minaccia per il paese. Affermazioni pretestuose - sintetizza Zaia - perché il presidente della Repubblica, che è il massimo custode e garante della Costituzione, già nel suo discorso di insediamento, ha sancito che l’autonomia è legittima. Ricordo, che anche esponenti veneti di primo piano di altre forze la hanno appoggiata. Il governo che si è insediato è il quinto in cinque anni, ma è rappresentato da forze politiche che hanno convintamente sostenuto il referendum e il progetto di autonomia. L’autonomia, - ha concluso il governatore del Veneto Luca Zaia - ora, è come l’opera scolpita da Michelangelo, ottenuta cavando tutto il marmo in più compreso nel blocco iniziale. È a portata di mano ed è il motore per il futuro del paese». E la palla ora non potrà che passare nelle mani del collega di partito di Zaia, l'onorevole Roberto Calderoli, fresco di nomina al ministero degli Affari regionali e autonomie.

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