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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Vertice da Tosi per decidere su Agsm

Massimo Giorgetti: "C' il rischio che si facciano avanti multiutility estere"

Flavio Tosi, sindaco di Verona, e Massimo Giorgetti, assessore regionale e coordinatore cittadino del Pdl, si sono incontrati ieri per parlare del futuro di Agsm, dopo una settimana di tensioni sfociata con la richiesta del centrosinistra di nominare una commissione consiliare d’inchiesta. All’incontro ha partecipato anche Fabio Gamba, membro di maggioranza del cda. “Non c’è nessuna speculazione politica da parte nostra – ha precisato Giorgetti – e questo Tosi l’ha capito. Ora possiamo entrare nel merito”.

Durante l’incontro si sarebbe parlato della gestione complessiva, concordando di dare vita a un confronto con la società partecipata di lungadige Galtarossa e le tre aziende collegate, allargando pure ad Acque Veronesi, per fare il punto partendo da questioni concrete d’interesse per la città. “Bassa redditività, inefficienze, struttura troppo pesante alle quali si somma un immobilismo rispetto al mercato, con un approccio da rendita di posizione”: questi, a detta di Giorgetti, sarebbero i nodi della società da sciogliere. “Dobbiamo vedere il piano industriale e quello dell’efficienza – ha spiegato il coordinatore Pdl -, non possiamo permettere che il patrimonio Agsm venga disperso. Bisogna incominciare ad attrezzarsi per coinvolgere alleanze, energie e quindi strategie. Altrimenti il rischio è che si facciano avanti società multiutility di altre città se non addirittura estere”. Agsm ha dato incarico a una società di studiare la costruzione di una holding con Amia in vista della riapertura del termovalorizzatore di Ca’ del Bue, per un sistema integrato. Un’altra società sta studiando una possibile aggregazione con Eni o con la russa Gazprom. Oppure è in studio una collaborazione con la Trento E.S.

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