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Verona, i tosiani in Regione presentano la "Lista Tosi per il Veneto". E Zaia attacca sulla Fondazione

Si chiama così la prima lista a sostegno del sindaco di Verona e nata su iniziativa del gruppo consiliare "Impegno Veneto" di due leghisti e un consigliere del Gruppo Misto. Il ricandidato del Carroccio: "Il più identitario del Veneto sono sempre stato io"

Si chiama "Lista Tosi per il Veneto" il nuovo nome indicato dal gruppo consiliare "Impegno Veneto" e che si è formato alcuni giorni fa su iniziativa di due esponenti leghisti e un consigliere del Gruppo Misto a Venezia. Ad annunciare la lista, all'indomani della cacciata del sindaco di Verona dalla Lega Nord dopo 25 anni di militanza da lui stesso ribadita come "incondizionata", è stato il vicepresidente del Consiglio regionale del Vneto, Matteo Toscani. Un "primo segnale forte" ha spiegato Toscani, mentre il capogruppo Francesco Piccolo spiega che "Questo passaggio segna in maniera definitiva il percorso politico su cui Tosi e i suoi amici si muoveranno. Con questo cambio di nome, non ci saranno più barriere per l'avvio del nuovo percorso politico di Tosi e di tutta l'area che rappresenta, che va anche oltre il centrodestra. In queste ore ho riscontrato infatti segnali importanti di avvicinamento e disponibilità a sostenere la candidatura di Tosi anche da parte di diversa gente non inquadrabile nel centrodestra o, addirittura, lontana dalla politica".

Un "progetto nazionale" per la leadership del centrodestra è quello inseguito dal sindaco di Verona che mesi fa aveva deciso di fondare una Fondazione ("Ricostruiamo il Paese") da cui erano poi nati i gruppi locali di attivisti (i "Fari") in tutta Italia. "Abbiamo fatto questa scelta - ha annunciato il vice capogruppo, Luca Baggio - per sostenerlo nella sua corsa alla presidenza e per porre le basi per un progetto nazionale che riguarda il centrodestra".

Mercoledì mattina anche l'assessore regionale all'Ambiente, Maurizio Conte, dopo un lungo "periodo di riflessione" avrebbe annunciato di voler appoggiare Tosi abbandonando quindi le schiere del presidente Zaia. Conte lo ha annunciato anche ai suoi colleghi di Giunta a Venezia ma non ha ancora scelto se entrare in uno dei due gruppi d'area tosiana che si sono formati in Consiglio (in uno dei quali c'è già anche l'assessore Daniele Stival) o dare vita a un altro gruppo.

TOSI-SALVINI-ZAIA: IL FACCIA-A-FACCIA ATTESO AL VINITALY

ZAIA: "MAI AVUTO PRESSIONI DA MILANO" - Proprio mentre veniva dato l'annuncio del nome della lista, è stato il ricandidato della Lega in regione, Luca Zaia, a rilanciare contro l'ex collega di partito: "Il più identitario del Veneto sono sempre stato io e resto io, tanto è vero che sono sempre stato contestato perché, rispetto ai lombardi, ho avuto una posizione critica e ce l'ho tutt'ora" ha spiegato Zaia ai microfoni di Agorà, trasmissione tv mattutina su Rai3 scacciando anche le accuse di decisioni "milano-centriche" per le elezioni. "Prova ne sia che nessuno mi ha mai dato condizionamenti. Vorrei ricordare che l'egemonia lombarda si tradusse nel 2010 con la scelta della Regione Veneto come candidatura per la Lega, cedendo la Lombardia nuovamente al Pdl. Se tu hai due tessere in tasca, e magari una Fondazione, è un apporto culturale e una cosa buona, ma nel momento in cui ti trovi i componenti di quella Fondazione candidati in altre liste contro il tuo partito qualcosa non funziona, per cui la Lega ha fatto bene a porre questa questione".

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