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Verona, Tosi e Zaia affilano armi con mosse da campagna elettorale. Il faccia-a-faccia? Al Vinitaly

Domenica 22 marzo Tosi, Zaia e Alessandra Moretti (candidata della coalizione di centrosinistra e del Pd) rischiano davvero di doversi incontrare tra i padiglioni di VeronaFiere. Tre liste possibili per il sindaco di Verona

Ha voluto lanciare la sua campagna “pop” per sostenere la sua candidatura alle elezioni regionali da uno dei luoghi ritenuti “più innovativi” del Veneto. Luca Zaia, all’insegna del motto “poca spesa e tante resa”, ha annunciato lo slogan con il quale spera di essere rieletto a Venezia. “Scelgo Zaia” è quanto emerso da H-Farm, incubatore di imprese con sede a Roncade (Treviso) e acceleratore di “start-up”. Questo mentre l’ex collega di partito, il “cacciato” dalla Lega Nord, Flavio Tosi, affila le armi e chiama a raccolta i “Fari” della sua Fondazione “Ricostruiamo il Paese”.

Il primo faccia-a-faccia, attesissimo, tra i candidati si potrebbe tenere in un teatro d’eccezione e in terra “tosiana”. Quel Vinitaly che prenderà il via nel weekend a VeronaFiere, domenica 22 marzo. Tosi, Zaia e Alessandra Moretti (candidata della coalizione di centrosinistra e del Pd) rischiano davvero di doversi incontrare tra i padiglioni della Fiera internazionale del vino. Una vetrina importante a cui nessuno intende rinunciare. Nemmeno Matteo Salvini, segretario del Carroccio e ora bersaglio prediletto del sindaco di Verona, lasciato a piedi dopo 25 anni di militanza leghista. Resterà da vedere se verrà riconfermata dunque la tradizione di strette di mano e calici alzati. In molti sospettano tuttavia che l’atmosfera non sarà rilassata come nelle passate edizioni.

LE MOSSE DI TOSI - Nel frattempo, mentre Moretti continua il suo tour nei Comuni del Veneto e i candidati del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, di Forza Nuova Sebastiano Sartori, e Alessio Morosin di Indipendenza Veneta, attaccano i rivali della “vecchia politica”, Flavio Tosi continua a lavorare per mettere assieme le liste che lo porteranno a chiedere il voto dei veneti. L'idea è quella di presentare tre liste, ma potrebbero diventare anche quattro: una del candidato presidente, Flavio Tosi, una di "Ricostruiamo il Paese", e una della Lista Tosi, con amministratori locali più o meno noti. In secondo luogo si lavora per costruire delle alleanze e gli interessati finora sembrano essere I Pensionati, con una propria lista, e il Nuovo Centrodestra insieme all'Udc. Nove candidati per ogni lista, cinque uomini e quattro donne, pronti a "combattere" una battaglia senza quartiere per la Regione. 

Sui candidati rimangono alcuni dubbi ma nomi scaligeri “di peso” ci sarebbero già. Il vicesindaco veronese Casali, moderato della Lista Tosi, dovrebbere essere presente insieme all'assessore alle Strade Luigi Pisa, che pur essendo leghista resterà con il primo cittadino. Anche il capogruppo del consiglio comunale, Barbara Tosi, sorella del sindaco, potrebbere essere presente in lista, più difficile invece la presenza di Andrea Miglioranzi, in quanto candidato a sostituire Paolo Paternoster alla guida di Agsm, in rotta con Tosi e il cui mandato è in scadenza il 31 marzo. Possibile l'inserimento di Massimo Mariotti, leader di Destra Sociale, e di Vittorio Di Dio, vicecapogruppo della Lista Tosi in Comune. Altri fedelissimi di Tosi sono parlamentari che sarebbero pronti a lasciare i gruppi della Lega in Camera e Senato. Come la compagna di Tosi, Patrizia Bisinella, e ancora Matteo Bragantini, la senatrice Emanuela Numerato e Raffaela Bellot. A Tosi andrebbe anche il supporto del presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro.

LA SCELTA DI CONTE - Anche l'assessore leghista all'Ambiente della Regione, Maurizio Conte, ha annunciato la volontà di appoggiare Tosi, "abbandonando" quindi il presidente Zaia. Conte lo ha annunciato anche ai suoi colleghi di Giunta a Venezia ma non ha ancora scelto se entrare in uno dei due gruppi d'area tosiana che si sono formati in Consiglio (in uno dei quali c'è già anche l'assessore Daniele Stival) o dare vita a un altro gruppo. "Ho deciso di seguire il cuore, e fare una scelta di amicizia nei confronti di Flavio Tosi. Non rinnego assolutamente i 23 anni di militanza nella Lega, che mi ha dato tantissimo, e rimango leghista negli ideali, ma oggi non mi ritrovo più nel movimento e nel suo spostamento a destra, non credo che quella sia la strada giusta. Nella Lega lascio spazio ad altri e seguo Flavio nella sua impresa. La mia non è una scelta contro qualcuno, ma credo di poter dare ancora qualcosa al Veneto lavorando al fianco di Flavio Tosi, per un progetto nuovo, e una sfida nuova: con lui credo si possa fare di più per la nostra regione".

"LISTA TOSI PER IL VENETO", ARRIVA LA PRIMA LISTA A SOSTEGNO DEL SINDACO

ZAIA: "DICHIARATE I VOSTRI FINANZIATORI" - Intanto da Roncade Zaia ha fatto sapere che la comunicazione circa la sua campagna “sarà una combinazione di affissioni tradizionali e massiccio utilizzo di strumenti web, con particolare sguardo ai social network (Salvini docet con Twitter e Facebook). Avviato anche un nuovo portale web del candidato leghista, (www.scelgozaia.it) nel quale sono presenti diversi link e uno spazio chiamato "Radio Zaia", per la diffusione di notizie in diretta, oltre a schermate dove i simpatizzanti potranno proporre la propria collaborazione. “È una campagna sobria, che abbiamo deciso di fare autofinanziandoci” ha spiegato Zaia, invitando poi gli altri candidati “a rendere noti i propri finanziatori in campagna, non ad elezioni avvenute, quando il dato non interessa più”.

Da Treviso a Verona, passando per la segreteria provinciale della Lega, il cui numero uno, Paolo Paternoster ha (se possibile) ampliato la distanza tra lui e Tosi: "Questa mattina a Treviso è partita ufficialmente la campagna elettorale del candidato governatore Luca Zaia alla quale abbiamo partecipato con una rappresentanza di Verona. Sarà una campagna elettorale innovativa che raggiungerà tutto il Veneto. Anche Verona parteciperà con tutti i suoi militanti e sostenitori con rinnovato entusiasmo all'insegna dei valori della Lega Nord che non cambiano con il vento ma che rimangono sempre saldi nel federalismo, nell'autonomia e nella tutela dell'identità dei Veneti. Verona, da sempre baluardo degli ideali Leghisti, oggi più che mai è chiamata a sostenere Luca Zaia e i candidati veronesi che presenteremo nelle prossime settimane".

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