Tosi risponde a Bossi: "Lo ringrazio ma deve essere Salvini a chiedermi di rientare"

"Ringrazio Bossi, le sue parole gli fanno onore visto che non ha mai avuto simpatia per me, basti pensare che nel 2003 venni commissariato alla segreteria provinciale, ma la mia espulsione dalla Lega è frutto dell'arroganza di Salvini. Mi fa piacere, quindi che ora anche lui dica le stesse cose", questa la prima risposta di Flavio Tosi, apparsa sul quotidiano L'Arena, in merito all'apertura giunta da Umberto Bossi su un suo possibile ritorno nella Lega Nord. 
"La decisione di buttarmi fuori - prosegue il sindaco scaligero - è stata presa direttamente dal segretario, è impensabile che Bossi possa passare sopra una decisione di tale gravità. In casi normali la procedura per un eventuale rientro è quella indicata da Bossi, ma il mio non è un caso normale visto che Salvini ha espulso il segretario della Liga Veneta e non vedo, da parte sua, alcuna intenzione di tornare indietro su una scelta da lui fortemente voluta... Dovrebbe essere il segretario federale a chiedermi di rientrare, ma qui siamo nel campo dell'ipotetico impossibile". 
Non sembrano infatti portare in quella direzione alcune dichiarazioni rilasciate proprio da Matteo Salvini: "Non provo rabbia verso chi esce dalla Lega, è gente che fa tristezza: faranno la fine dei vermi come chiunque esce dalla Lega. Ti possono promettere una montagna di soldi, campagne elettorali costose ma mi dispiace per loro perchè in Veneto andiamo a stravincere". Ovviamente la replica del primo cittadino scaligero non si è fatta attendere: "Gli insulti di Salvini sono una conferma della sua arroganza, quanto alle spese per la campagna elettorale lo consiglio di fare le verifiche in casa e di fare i conti sul costo delle centinaia di cartelloni per Zaia sparsi in tutto il Veneto...".