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Tosi riflette sulla candidatura e i suoi si radunano per l'appuntamento in Fiera

Il sindaco resta ancora piuttosto vago sull'eventualità di correre alle prossime elezioni regionali ma intanto i suoi fedelissimi lanciano l'hashtag #siamocontosi e si raccolgono per l'incontro di sabato

L'annuncio ufficiale potrebbe essere dato domani alla convention programmata in fiera a Verona, di certo per ora c'è solo che Flavio Tosi,  cacciato dal partito in cui ha militato per quasi 25 anni, intende correre alle prossime elezioni regionali, non per rifarsi dello smacco subito o per fare un brutto scherzo ai suoi ex colleghi, ma per dare vita al progetto di ricostruzione del centrodestra. 
Questo uno degli argomenti toccati dal primo cittadino scaligero ieri sera alla trasmissione Servizio Pubblico su La7, dove è emersa l'idea di progetto politico rivolto all'area moderata, che sarebbe uno dei motivi che hanno portato allo scontro con Salvini. "Io sto lavorando per una vera alternativa di centrodestra, anche se è difficile. Sarebbe strano assai se cercassi intese con la sinistra", ha detto il sindaco veronese nella giornata di ieri ai microfoni di Antenna Tre.
Un progetto quindi che vuole offrire agli elettori veneti una terza alternativa tra le posizioni più radicali di Salvini, sempre più vicino a Marie Le Pen come orientamento al punto da provocare scontri verbali a distanza anche con alcuni preti, e quella di centrosinistra cha fa capo alla candidata del Pd Alessandra Moretti. 
In un'intervista al quotidiano L'Arena pubblicata oggi, Tosi rimanda ogni decisione di candidatura, affermando che deciderà nella prossime 24 ore e ringraziando per le attestazioni di stima ricevute in questi giorni. Il primo cittadino parla poi delle possibili epurazioni che potrebbero avvenire all'interno dell'amministrazione e degli enti comunali tra leghisti e tosiani: "No, io non faccio classifiche. Non ci sarà alcuna revoca. Se qualcuno però dovesse lavorare non per svolgere il suo ruolo nell'ente ma per una guerra tra bande, allora il sindaco, come socio, interverrebbe. E comunque le nomine future avverranno in base al rapporto fiduciario". 
Il sindaco questa mattina ha risposto anche alle domande di Francesca Pellegrini di Radio Verona e sull'incontro di domani ha affermato: "Dopo un passaggio per molti di noi, non solo per me, traumatico, domani in Fiera sarà un momento per ritrovarsi e ripartire". Annuncerà quindi la sua candidatura contro Zaia? L'ex segretario della Liga Veneta ancora non si sbilancia: "Non si annuncia una candidatura contro e poi chissà, domani è un altro giorno". Nessun rancore quindi per gli ex colleghi di partito: "Non sono rancoroso, ma se qualcuno mi manca di rispetto, di certo perde la mia stima. Il rancore poi fa male solo a chi lo prova, meglio buttarsi le cose alle spalle e guardare avanti. Salvini ha impostato una gestione del partito in termini dittatoriali. Quando il segretario era Bossi, il sottoscritto era stato il primo e l’unico a confrontarsi con lui apertamente. Bossi, però, aveva a cuore prima di tutto l’unità del movimento e alla fine cercava di trovare una soluzione. Anche questa volta, Bossi ha consigliato a Salvini di non strappare e di non portare alle conseguenze estreme questa tensione interna. Invece Salvini ha un disegno diverso: creare un contenitore di destra, che scavalchi la Lega di sempre: non si parla più di autonomia e federalismo. Visto che, all’interno di questo disegno, c’è una voce fastidiosa che da sempre dice coerentemente ciò che pensa, è stato trovato il modo di liberarsi di Flavio Tosi". 
Nelle azienda partecipate veronesi, spicca alla guida di Agsm il segretario provinciale della Lega Nord, Paolo Paternoster, e la cronista di Radio Verona chiede quindi al sindaco se ci saranno novità in tal senso ma lui ribadisce: "Per quelle che andranno in scadenza da aprile in poi certamente. La legge prevede che la scelta venga fatta secondo i criteri di fiducia e di competenza. E sulla base di quelli farò le scelte".
Intanto i "fedelissimi" hanno lanciato l'hashtag #siamocontosi corredato dal faro, il simbolo della sua fondazione "Ricostruiamo il Paese". Un'iniziativa che sembra preannunciare la sua imminente candidatura. 

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