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Verona, Tosi in corsa per la Regione: "No a simboli di partito in lista. Senza me si perdeva Verona"

Il sindaco ribadisce la necessità di liste civiche per le elezioni in Veneto contro Zaia, Moretti, M5S e Forza Nuova: "Mi candido per vincere come governatore, non resterei all'opposizione". Alleanze con Berlusconi? "Scontata con la Lega. Io non lo sento da 4 anni"

"Se ci saranno alleanze con altri soggetti civici di centro e di centrodestra l'auspicio è che si ragioni, tutti quanti, in termini di simboli civici. Uno potrebbe anche fare riferimento a partiti nazionali, ma presentare un simbolo veneto, che faccia riferimento al Veneto, credo sia una cosa apprezzata da tutti i cittadini”. Così il sindaco di Verona, Flavio Tosi, sulle elezioni regionali che lo vedono in corsa con la candidatura alla presidenza, durante un incontro al Circolo della stampa di Milano per presentare l’evento “Arte e vino”.

E sulle possibili allenze, per cui si sono succedute discussioni che tengono banco da giorni, Tosi appare annuncia che appare “scontata” un’avvicinamento tra Lega Nord e Forza Italia. "Al di la' dei tira e molla, dell'alzare la posta e mettere in mezzo la Campania e altre alleanze in altre regioni, credo che sia nell'ordine delle cose che Berlusconi si allei con la Lega e con Salvini. È sempre stato così” spiega Tosi, ribadendo che "sono 4 anni che non vedo e non sento il Cavaliere. Sicuramente sente e vede di più Matteo Salvini". Il sindaco di Verona, nella trasferta milanese ha avuto però il tempo di incontrare Mariarosaria Rossi, senatrice di Forza Italia, ritenuta fedelissima e confidente di Silvio Berlusconi. Tuttavia è lo stesso Tosi a voler precisare che si sarebbe trattato di “una chiacchierata che non vuol dire nulla", assicura Tosi, "se non per capire qual è la situazione in Veneto".

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Prima di Milano Tosi aveva rilasciato un’intervista tv ad Antenna 3, durante la trasmissione “Prima serata”. “Un futuro in Regione solo da governatore”, ha precisato, spiegando che l’opposizione a Palazzo ferro Fini non è contemplata nei suoi piani futuri: “Io mi candido solo come governatore, non a consigliere regionale. Se guardavo alla carega me ne sarei stato in Europa, posto comodo e molto ben retribuito". Sulle liste, secondo il sindaco scaligero, bisognerà ripercorrere l’esperienza delle Comunali del 2012, quando molti esponenti del centrodestra avevano scelto di candidarsi seguendo un programma per la città. “Senza la Lista Tosi, Verona sarebbe andata persa per la Lega”. Specialmente “dopo gli scandali del cosiddetto ‘cerchio magico’ del Carroccio”, visto che “il partito ebbe un tracollo elettorale e a Verona prese l'11%". L’unione tra Lista Tosi, Lega e altre civiche raggiunse invece il 57%”.

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