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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Terremoto nel centrodestra: l'elezione di Mattarella divide anche in Veneto

A quattro mesi dal voto in Regione lo schieramento si ritrova più diviso di prima e senza una linea. Tre i punti da chiarire per le alleanze: cosa farà Forza Italia, le tensioni nella Lega tra Tosi e Salvini, e il rapporto con Ncd.

Forza Italia è nel caos e a rischio epurazioni, con Raffaele Fitto che chiede l'azzeramento delle cariche. La Lega di Matteo Salvini, dopo aver posto veti sul Ncd, punta i piedi anche contro Berlusconi. E fa capire che, alle Regionali, potrebbe correre da sola anche in Veneto. Durissima anche la reazione di Fratelli d'Italia. L'elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica — grazie alla mossa vincente del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi — provoca un terremoto nel centrodestra. Fra meno di quattro mesi si voterà per la Regione e il centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, in teoria anche Ncd) sostiene il Presidente uscente Luca Zaia, leghista.

Ci sono però almeno tre punti su cui riflettere. Il primo riguarda la linea che intende seguire Forza Italia. Poi c'è la questione delle liste della Lega: la spunterà Flavio Tosi (che vuole decidere in base allo statuto) o Matteo Salvini? Infine, il sindaco di Verona vuole spazio per i candidati della sua lista all'interno della Lista Zaia. Anche qui va trovato un accordo con Salvini.

Su questo scenario, tutt'altro che unitario, ha inciso anche l'elezione del nuovo Capo dello Stato. Tosi, infatti, non ha gradito la scelta di Mattarella, ma per lui il Patto del Nazareno resta valido.

I dissapori, intanto, continuano ad aumentare. "Se il cambiamento di Renzi è il vecchio catto-comunismo della Prima Repubblica, allora povera Italia. L'elezione di Mattarella sancisce il funerale del centrodestra", ha detto Ciro Maschio, consigliere comunale (maggioranza Tosi) e segretario regionale di Fratelli d'Italia-An. "Berlusconi, che fa da stampella a Renzi e si fa fregare, Alfano il solito servo attaccato alla poltrona. Per ricostruire il centrodestra del futuro", ha aggiunto Maschio, "si parte da Fratelli d'Italia e Lega".

Una linea è già stata tracciata. Papadia su Mattarella: “da democristiano di sinistra sono contento della scelta di Mattarella, ma qui a uscire con le ossa rotte sono Berlusconi e il suo cerchio magico. Se avesse sentito i 'fittiani' e, quindi, anche la senatrice Bonfrisco sarebbero giornate di sole anche per lui. Da tutto ciò si spera che Fitto, che ha aperto già da tempo un dialogo con Tosi, possa prendere in mano il popolo del centrodestra per creare condizioni a una vera alternativa alla sinistra».

La linea? Il Movimento Nuovo Repubblica, di cui è segretario nazionale Manfredi Ravetto, veronese (vicino a Tosi e Corrado Passera di Italia Unica) augura buon lavoro a Mattarella, "un siciliano di altro profilo e solida credibilità", ma mette il dito nella piaga. "Il Mnr lancia il proprio appello alle forze moderate, liberali, ai giovani leader del centrodestra, in primis Flavio Tosi, a nuovi soggetti politici e aggregativi di recente costituzione — Noi-Democrazia Partecipativa, Fondazione Ricostruiamo il Paese e Italia Unica — per serrare i ranghi con la prospettiva di un'urgente riorganizzazione del terreno di gioco della comunità politica che non si riconosce nel renzismo". Ora la palla passa nelle mani di Forza Italia.

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