rotate-mobile
Politica Centro storico / Piazza Brà

Verona, sicurezza nei monumenti, Tosi: "I controlli non ci sono neanche su chi arriva in treno"

Il comandante della Polizia Municipale Altamura aveva sollevato il problema dei controlli di sicurezza in città: risentito il sindaco Tosi

Meglio non "costruire polemiche, in maniera ridicola, su un problema allo stato attuale solamente ipotetico, facendo solo il gioco di chi ha interesse ad alimentare l'allarmismo. O a livello nazionale il Governo, cui competono le misure di prevenzione e sicurezza, decide di adottarle in tutti i siti d'arte, ispezionando le persone che vi entrano, oppure farlo in una sola città è abbastanza inutile. In Stazione, non c'è nessun controllo su chi entra in città, al massimo gli viene chiesto di esibire il biglietto, senza neanche verificarne l'identità, meglio quindi evitare di dire scempiaggini. Non ci sono controlli neanche su chi entra attraverso la viabilità ordinaria o i mezzi di trasporto pubblico. La città è piena di turisti e i pericoli, che si parli di terrorismo o di mancanza di vie di fuga, possono essere molto più alti nella stessa via Mazzini sovraffollata nei weekend. Non serve entrare nell'anfiteatro per fare una strage: un terrorista potrebbe creare più danni in piazze e vie del centro. Serve la prevenzione attraverso l'intelligence e il controllo delle presenze sul territorio e, se necessario, con un piano specifico che preveda le dotazioni delle strumentazioni tecnologiche indispensabili: ma questo è compito del Governo e ce lo deve dire il Governo". Questa la risentita replica riporta da L'Arena del sindaco Flavio Tosi in merito a quanto dichiarato dal comandante della Polizia Municipale Luigi Altamura in commissione Sicurezza l'11 dicembre. Il comandante dei vigili aveva illustrato gli attuali, e secondo lui insufficienti, controlli di sicurezza nei principali monumenti della città, in particolare in Arena e nella casa di Giulietta.

Anche la presidente della Commissione Sicurezza si dice d'accordo con le parole del sindaco, ma non intende minimizzare i rischi. Su L'Arena, Katia Forte dichiara di aver chiesto un incontro con il prefetto Salvatore Mulas: "Tocca infatti al Governo mettere a disposizione le risorse perché il problema sollevato in commissione è serio, tanto più che la nostra è la terza città turistica d'Italia e che la Casa di Giulietta è il simbolo dell'amore in tutto il mondo e al momento non è tutelata da adeguati sistemi di sicurezza. Con i colleghi della lista Tosi, Bacchini, Davoli e Pasetto, avevo convocato la riunione, dove tra l'altro si lavora in modo proficuo a livello trasversale, per sapere se c'è un piano sicurezza riguardante siti particolarmente a rischio ed è emerso che l'Arena non è dotata di alcun sistema di sicurezza: è vero che controlli più accurati, con il metal detector, provocherebbero file più lunghe, ma anche in aeroporto si va due ore prima dell'imbarco. Dobbiamo adeguarci a nuovi sistemi di vita e Verona, lo ripeto, è una città a rischio".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Verona, sicurezza nei monumenti, Tosi: "I controlli non ci sono neanche su chi arriva in treno"

VeronaSera è in caricamento