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Martedì, 23 Aprile 2024
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Verona, Tosi: "Berlusconi ha perso ogni battaglia. Lasci spazio ai 40enni"

Il sindaco di Verona a tu-per-tu con il ministro Zanonato per trattare dei temi caldi. dall'immigrazione alle carceri, fino alla situazione del centrodestra: "Silvio ha 80 anni. Normale si punti al ricambio. Io ci sarò"

"Mi candido a portare avanti le primarie, poi ci sarò quando toccherà la partita della guida del centrodestra". Lo ha ribadito il sindaco di Verona, Flavio Tosi spiegando che "intanto è importante che passi il messaggio attraverso i cittadini, elettori del centrodestra, che il nuovo leader di questo schieramento lo scelgano loro attraverso le primarie. Poi quando ci sarà il momento, io ci sarò. E' piuttosto normale visto che nel mondo occidentale i leader e i premier viaggiano tra i 40 e 50 anni. Berlusconi oggi si avvicina agli 80 anni e allora, forse, è normale che ci sia il ricambio. E penso che l'apparato del centrodestra se lo aspetti".

SUL PDL - Tosi non nasconde di certo le sue opinioni sul Pdl: per lui Angelino Alfano, attuale segretario, è il vincitore nel braccio di ferro con l'ex premier Berlusconi. "A livello di Governo, e quindi di peso in Parlamento, - ha osservato Tosi - l'ha già spuntata Alfano. Perchè Berlusconi, oltre a sbagliare politicamente la mossa, non condivisa neanche dagli elettori di centrodestra, di far cadere Letta per la questione della sua decadenza, ha anche perso la battaglia parlamentare. Siccome in Parlamento Berlusconi ha perso - ha spiegato Tosi -, è chiaro che una ricomposizione nel Pdl, per via di una frattura così violenta, sia, al di là delle enunciazioni, assolutamente insanabile. Ed è chiaro che - ha concluso - quando Enrico Letta avrà da scegliere con chi interloquire, lo faccia con chi ha sostenuto la sua situazione di Governo e non chi ha cercato di mandarlo a casa".

AMNISTIA E INDULTO - Sul tema amnistia-indulto, il primo cittadino scaligero aveva già espresso le sue opinioni. La situazione del carcere di Montorio è emblematica e per questo Tosi aveva già proposto di rivedere il sistema carcerario includendo la possibilità di utilizzare le caserme dismesse per i reclusi con pene minori. "L'Italia - ha detto durante un faccia-a-faccia con il ministro Flavio Zanonato - è un paese che da un punto di vista di comminare le pene a chi delinque è sempre stato generoso. Oggi, in base a quello che è l'ordinamento, di fatto per chi compie per la prima volta un furto, o chi per la prima volta spaccia, in galera non ci va neanche un giorno. C'è quindi bisogno di ulteriori atti. Non si devono liberare i detenuti perchè sono troppi, ma si devono liberare perchè lo meritano".

"Siccome il problema è l'affollamento - ha proposto Tosi -, e pensare di costruire ulteriori carceri come quelle che abbiamo oggi ci vogliono soldi e tempo, perchè non utilizzano le caserme dismesse?. La gran parte di chi sta nelle patrie galere - ha osservato - non ha una pericolosità tale da pensare che debba evadere da un carcere di massima sicurezza: le caserme sono contenitori riadattabili, con minor costo e, fra l'altro, con condizioni di vita migliori sia per i detenuti che per la polizia penitenziaria, perche' sono ambienti molto più larghi e quindi la qualità della vita è meno alienante che in carcere"

IMMIGRAZIONE - Poi c'è da sciogliere il "nodo" immigrazione, alla luce della strage di Lampedusa. E "bloccare gli immigrati ai porti di partenza" è la proposta accomuna il ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, e il sindaco di Verona, Flavio Tosi. Al ricordo di Tosi che "l'unico momento in cui si fermarono i tentativi di sbarchi, fu quando Maroni fece l'accordo con Gheddafi", la replica di Zanonato è stata "non c'e dubbio".

"Ma - ha aggiunto il ministro - bisogna ragionare non sull' intenzione, ma sull'efficacia che ha avuto. Stiamo parlando di fenomeni che sono in corso, anche in presenza della Bossi-Fini, che non si fermano. Forse bisogna ragionare sul fatto che l' annunciata efficacia non c'e' stata. Questa legge è stata fatta sulla spinta emotiva, per dare un segnale, per tranquillizzare gli italiani, ma non si è posto il problema dell'efficacia che invece è venuta col tentativo di negoziare tra i diversi paesi in modo tale da frenare il flusso. Questo sì che e' stato efficace. Bisogna riconoscerlo". Per Zanonato "il grosso dell'immigrazione regolare non avviene attraverso gli sbarchi, ma è fatto di persone che entrano, anche regolarmente, e che poi perdono il titolo per rimanere. Quelli che arrivano sulle nostre coste hanno, in una parte consistente, la plausibile ambizione di essere riconosciuti come profughi". "Una delle cose che andrebbe fatta, d'accordo con gli altri paesi, - ha spiegato il ministro - è andare a verificare nel punto di partenza chi ha questo diritto, piazzando lì per la verifica autorità italiane ed europee. Ci si raccorda con gli altri Paesi europei, perche' non sia solo l'Italia a garantire questo diritto, opererei in questo senso molto pratico. Chi ha diritto d'asilo viene ripartito tra i paesi Ue. Ci emozioniamo, ci indigniamo quando avvengono queste tragedie e non ci indigniamo invece sul meccanismo che lo attiva".

"Si può rivedere la Bossi-Fini purchè rimanga inalterato il concetto di immigrazione clandestina - ha spiegato Tosi -. Se qualcuno formula una proposta, questa è la mia posizione, che comunque garantisce che quando c'è la necessità, venga effettuata l' espulsione, si può ragionare. Non siamo affezionati alla norma com'è scritta". Tosi chiarisce che "il reato di immigrazione clandestina venne inserito, non per forma di razzismo, ma per garantire il percorso dell'espulsione. Perchè se l'immigrazione clandestina è solo una violazione amministrativa, non ci può essere l' espulsione che invece deve essere a seguito di un reato. Quindi si costruì il reato di immigrazione clandestina".

"Il meccanismo è solo un tecnicismo per arrivare all'espulsione. Ciò deve essere garantita perchè l'Italia è un Paese che già fa a fatica a fare le espulsioni, ci manca solo che diamo un ulteriore messaggio di apertura. Non è che dando segnali di apertura si risolve il problema. Perchè - prosegue Tosi - c'e' il rischio di affondare l'economia e il sistema sociale di chi accoglie gli immigrati. E non si risolvono i problemi dell'Africa". Dopo aver rammentato che su queste tematiche le linee di Grecia, Malta e Spagna ("geograficamente molto più vicina all'Africa) - sono "assolutamente rigide", Tosi ha concluso evidenziando che "collegare la tragedia di Lampedusa, e quelle precedenti, al fatto che ci siano delle norme come il reato di immigrazione clandestina, è assolutamente sbagliato, anche concettualmente".

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