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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Presidio statico in piazza e qualche preoccupazione, ma il Verona Pride si farà

Confermata la disponibilità di Piazza Bra per la manifestazione del mondo Lgbtqi+, ma in Piazza Pradaval ci sarà Forza Nuova. «Chi verrà a Verona per il Pride non deve subire atti violenti, offese o ingiurie»

Le critiche del vescovo di Verona Giuseppe Zenti al disegno di legge contro l'omo-transfobia, il cosiddetto Ddl Zan. La manifestazione di Forza Nuova e quella delle Sentinelle in Piedi. E il rischio sventato di non avere più la disponibilità di Piazza Bra. «Se vi serviva un motivo per partecipare al Verona Pride, eccovene quattro».

Domani, 3 luglio, si svolgerà regolarmente in Piazza Bra il Verona Pride, la manifestazione di un mondo Lgbtqi+ che non si sente particolarmente accolto nel capoluogo scaligero. Un mondo che domani scenderà in piazza anche per chiedere l'approvazione del Ddl Zan, un provvedimento apertamente osteggiato dalle istituzioni cattoliche. E a livello locale questa opposizione è stata palesata dal vescovo Zenti. Le sue parole sono state però giudicate «farneticanti» dagli organizzatori del Verona Pride, i quali hanno però anche altro per essere preoccupati.
Domani, infatti, più o meno in contemporanea con il Verona Pride e in una piazza non molto distante, Piazza Pradaval, manifesterà anche Forza Nuova, movimento politico ideologicamente contrapposto a tutto ciò che il Pride rappresenta. «Per l'estrema destra a Verona c'è sempre posto - ha commentato il Comitato Verona Pride - Invitiamo questore e prefetto ad intervenire perchè non è accettabile e pensabile che chi verrà a Verona per il Pride possa subire atti violenti, offese o ingiurie».
Come se non bastasse, domenica manifesteranno anche le Sentinelle in Piedi in Piazza dei Signori. «Anche questa presenza è per noi inaccettabile perché contribuisce a nutrire il clima di odio che circonda noi Lgbtqi+ - hanno spiegato i promotori di Verona Pride - Delle Sentinelle, da quando sono nate, è stata sempre sottovalutata la violenza del messaggio, potenziale ispirazione di gesti brutali».
Infine, gli organizzatori si sono dovuti confrontare anche con il sindaco Federico Sboarina che a pochi giorni dall'evento poteva togliere Piazza Bra al Pride, a causa dei lavori di allestimento della Straverona. «Dopo lunghe contrattazioni, la piazza c’è - ha assicurato il Comitato Verona Pride - Ma Verona ha rischiato nuovamente di far fare la solita figuraccia a Romeo e Giulietta, ormai diventati loro malgrado testimonial dell'unica città in Europa ad avere approvato nel 1995 le ormai famose mozioni omofobe. Possiamo dire che la sola idea che le persone Lgbtqi+ possano essere present* e visibil* in piazza riesce sempre a far emergere il peggio di una città che non ce la fa proprio ad essere un po' più accogliente».

Dunque, nonostante tutto, l'evento si svolgerà regolarmente e sotto forma di presidio. Lo promuovono il Comitato Verona Pride, Arcigay Milk Center, Sat Pink Verona e Padova, Circolo Pink Verona, Udu Verona, Rete studenti medi Verona, Non Una di Meno Verona, Eimi collettivo universitario lgbtq+, BlackLivesMatter Rovigo e Afroveronesi. E al loro fianco si è mobilitato anche il senatore veronese del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo, il quale ha avuto un incontro con il questore di Verona Ivana Petricca. D'Arienzo ha espresso a Petricca le preoccupazioni per la vicinanza tra il Verona Pride e la manifestazione di Forza Nuova. «Sono convinto che le forze di polizia sapranno gestire egregiamente ogni situazione - ha commentato D'Arienzo - Ho voluto porre all'attenzione delle autorità preposte la delicatezza della manifestazione di Piazza Bra, nonché l'imprescindibile tutela che lo Stato deve garantire a chi manifesta democraticamente il proprio pensiero».

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