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Verona per la Libertà «non sosterrà candidati allineati alla narrativa che accompagna l’avvento del nuovo ordine mondiale»

Prima i ringraziamenti ad Alberto Zelger «per essere stato l’unico politico veronese a ergersi contro la narrativa Covid e contro il green pass», poi la presa di posizione verso il ballottaggio: «Non siamo riusciti ad entrare in Consiglio Comunale da uomini e donne liberi? Ritorneremo nella piazza per moltiplicarla»

«Pur ritenendo positive, chiare ed equidistanti le proposte del candidato sindaco Alberto Zelger, che con Verona per la Libertà abbiamo sostenuto nell’esperienza del voto amministrativo e che vogliamo ringraziare per essere stato l’unico politico veronese a ergersi contro la narrativa Covid e contro il green pass, riteniamo che la natura di una battaglia nata dalla piazza libera e non ideologica debba e possa rimanere tale». È quanto si legge in una nota di Verona per la Libertà, ovvero una delle liste che al primo turno delle elezioni amministrative nel capoluogo scaligero appoggiavano appunto Alberto Zelger come candidato sindaco, il quale ha poi raccolto il 2,64% dei voti. 

Proprio Zelger aveva presentato ieri un documento con cinque richieste ai due competitor rimasti in campo, Sboarina e Tommasi, affermando che chi dei due avesse condiviso le sue proposte avrebbe quindi ottenuto il suo appoggio al ballottaggio di domenica 26 giugno. Di parere diverso paiono invece essere i rappresentanti di Verona per la Libertà, i quali nella loro nota odierna spiegano: «Dobbiamo incidere giorno dopo giorno, mese dopo mese sulle decisioni di chi ad oggi sta sopra le nostre teste, senza se e senza ma, senza giustificazioni elettoralistiche e senza le promesse vane di politici di professione. Saranno infatti questi stessi politici, tra qualche mese, ad eseguire pedissequamente gli ordini dall’alto come fatto negli ultimi due anni, forse rinchiudendoci ancora, razionalizzandoci la spesa o la luce a causa della guerra della Nato in Europa, adottando una carta di credito sociale come già proposto a Bologna, o vietando ad un musicista russo di esibirsi nel Comune di Verona».

Commentando poi direttamente il contenuto della proposta di Zelger, la nota di Verona per la Libertà aggiunge: «Al di là della validità e dell’accoglienza o meno di alcune proposte, conosciamo le lusinghe quando ci sono in ballo milioni di euro e quando si promette oggi per poi non riuscire più a mantenere domani "per cause non dipendenti dalla propria volontà". Per questo Verona per la Libertà non sosterrà mai nessun candidato sindaco già allineato alla narrativa che accompagna l’avvento del nuovo ordine mondiale. Non siamo riusciti ad entrare in Consiglio Comunale da uomini e donne liberi? Ritorneremo nella piazza per moltiplicarla, visto il futuro che ci aspetta», concludono gli esponenti di Verona per la Libertà.

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