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Verona, nomine comunali in enti e aziende: per l'opposizione sono "elettorali"

Dopo la nomina dei nuovi membri nei CdA di Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Amia e Amt, scoppiano le polemiche a Palazzo Barbieri. Nonostante le quote rosa, la minoranza parla di "nomine elettorali"

Si sapeva che luglio sarebbe stato tempo di nomine comunali per i consigli di amministrazione di enti e aziende partecipate. In particolare, sono stati scelti i nuovi membri per Agsm Energia, Agsm Distribuzione, Amia e Amt. Si sapeva anche che sarebbero piovute le critiche per le scelte operate da Flavio Tosi e dalla sua amministrazione. Fa parte del gioco. In particolare, il PD veronese che molti dei nominati provengono dal comitato del sindaco.

In una nota, Michele Bertucco e Fabio Segattini, entrambi consiglieri comunali, dichiarano: "Che le nomine negli enti di secondo livello come Amia, Agsm Energia e Agsm Distribuzione fossero occasione per piazzare qualche trombato delle ultime elezioni regionali francamente un po' ce lo aspettavamo, ma che Tosi e Venturi arrivassero al punto di mettere in carico ai contribuenti veronesi l'intero loro comitato elettorale, questo spiazza un pochino anche a noi che pensavamo di aver visto ormai di tutto. Oltre ai vari non eletti come Giuseppe Stoppato (Tosi per il Veneto), Italo Bonomi (Razza Piave), Samira Chabib (Tosi per il Veneto), Benedetta Bonomo (Veneto del Fare); oltre agli amici degli amici come Amedeo Portacci (area Ruzzenente); oltre ai fedelissimi ex Lega passati col partito del sindaco come Claudio Castagna, già segretario della Lega Nord di Negrar e Andrea Vesentini ex assessore di Valeggio, nei cda delle partecipate siederanno anche personalità che la cronaca cittadina ci aveva fatto conoscere soltanto di sfuggita. E' il caso di Alice Rizzi che un reportage giornalistico sul dietro le quinte dei comitati elettorali delle regionali 2015 ci aveva presentato come colei che “gestisce i social network e la parte grafica della campagna” ed Emma Stepan a cui era affidato il coordinamento territoriale della “Lista Veneto del Fare” in cui l'interessata era anche candidata. C'è anche Gianluca Gesuita, fan di Tosi. In breve su 15 poltrone 10 sono sicuramente lottizzate con questi criteri. Suona allora come una beffa il proclama di Venturi (che non a caso, del comitato elettorale di Tosi era il capo) sul “notevole cambio generazionale”, sul rispetto delle “quote rosa” e sul perfetto connubbio tra “scelta fiduciaria e professionalità”. Ancora una volta invece di ridurre la componente politica delle scelte e fare le razionalizzazioni promesse si usano le aziende pubbliche come ufficio di collocamento, minacciando così di perpetuare una classe dirigente incapace a capo delle aziende comunali".

Su L'Arena è arrivata la replica di Fabio Venturi, anche lui fresco di nomina, per altro: "Quando il Pd condividerà una scelta sarà festività nazionale. Qualità? Parleremo quando i cda scadranno e vedremo i risultati. In passato i cda sono sempre stati contestati ma han dato risultati positivi. Le donne? Sono quasi tutte laureate e comunque Alice Rizzi, in particolare, è stata eletta consigliere ad Affi, eletta, poi era già in cda".

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