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Verona, Kyenge e il caso "negritudine". Tosi: "Frase da evitare ma è giusto sapere cosa fa"

Il sindaco di Verona e segretario della Lega in Veneto risponde alle polemiche sul nuovo attacco al ministro dell'Integrazione, avanzato dal senatore Massimo Bitonci che annunciava dura opposizione all'abolizione il reato di clandestinità

"Che male c'è se un giornale pubblica gli appuntamenti di un ministro, per di più prendendoli dal sito del ministero?". Lo chiede in una intervista a Repubblica il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi secondo il quale "siamo in democrazia, se chi legge il nostro quotidiano poi decide di andare a contestare il ministro, fa una scelta legittima. Purché, ovviamente, tutto avvenga su un piano civile".

Per Tosi comunque, ha sbagliato Bitonci con gli insulti in Senato e "negritudine", dice, "è un termine che sicuramente si poteva e si doveva evitare. Dopodiché c'è un fatto: sui temi che la riguardano la Kyenge non ha fatto una proposta concreta che una". Continua il sindaco di Verona e segretario della Lega Nord in Veneto: "Per me - aggiunge - la cosa fondamentale è parlare di quello che potrebbe succedere con l'abolizione del reato di immigrazione clandestina, cosa che vuole fare il ministro. Ma non in modo generico, e senza fare proclami. Stiamo sul concreto, evitiamo le polemiche personali, che sono sterili". Poi "chi ricopre un ruolo istituzionale, sa benissimo di andare incontro a rischi di contestazione, quando va in giro. Basta solo che tutto avvenga nei limiti dei comportamenti civili, della democrazia".

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