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Ca’ del Bue, le accuse del M5S: “Il Pd non sostiene l’ambiente, sono bugie per ottenere voti”

L'inceneritore potrebbe smaltire rifiuti pericolosi e il partito di Benciolini chiede che venga attuata una raccolta differenziata spinta. La reazione del Pd: "Stiamo facendo il possibile per evitare che diventi un impianto strategico nazionale"

Non si esaurisce la polemica intorno all’inceneritore di Ca’ del Bue, candidato a “impianto strategico di interesse nazionale” grazie all’articolo 35 del decreto “Sblocca Italia”. La struttura potrebbe ospitare rifiuti pericolosi da tutta Italia e per questo il Movimento 5 Stelle, nella persona di Gianni Benciolini, capogruppo in Comune, propone una raccolta differenziata spinta in cui la parte umida deve essere separata per produrre compost, con la conseguente creazione di ricchezza e di nuovi posti di lavoro.

Benciolini accusa inoltre il Pd, come si legge sulle pagine de L'Arena, di aver manipolato gli elettori con una bugia. L’impianto, chiuso a maggio scorso, sarebbe stato poi resuscitato con una legge apposita. Secondo Marta Vanzetto, candidata M5S alla Regione, sembra che il sostegno del Pd all’ambiente sia solo una facciata per procurarsi voti.

Non tarda ad arrivare la risposta del Pd nelle parole di Michele Bertucco che sottolinea l’impegno del partito nell’evitare che Ca’ del Bue diventi impianto strategico nazionale. La soluzione potrebbe essere la sottoscrizione di una lettera da parte di tutte le forze politiche che chieda al Governo e al Parlamento di rimuovere l’articolo 35 al decreto.

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