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Verona, gestione integrata dei rifiuti urbani: approvato consiglio di bacino "Verona città"

La seduta del Consiglio Comunale del 10 dicembre ha approvato la delibera per l'istituzione di un organo che si occuperà della gestione dei rifiuti in città

Giovedì 10 dicembre, con 18 voti favorevoli, 2 contrari e 5 astenuti il Consiglio comunale ha approvato la delibera relativa alla costituzione e al funzionamento del consiglio di bacino “Verona città” relativo al servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, ai sensi della legge della Regione del Veneto del 31 dicembre 2012.

La delibera, come già spiegato dall’assessore all’Ambiente Enrico Toffali in fase di presentazione del provvedimento lo scorso 12 novembre, “dà struttura a questa nuova entità di cui il Consiglio comunale diverrà l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo e la Giunta quello esecutivo. Il consiglio di bacino “Verona Città” opererà in nome e per conto del Comune di Verona, per lo svolgimento delle attività connesse alle funzioni di programmazione, organizzazione, affidamento e controllo del servizio pubblico di gestione integrata dei rifiuti urbani nel bacino territoriale Verona Città”.

Con il documento il Consiglio comunale dà inoltre approvazione: all’affidamento in concessione, ad un unico operatore economico da individuarsi tramite gara (ponendo a base di gara la proposta di project financing dichiarata di pubblico interesse dalla Giunta), dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani ed assimilati, verde pubblico, pulizia strade extraurbane, sgombero neve e trattamenti antighiaccio su strade extraurbane, pulizia e manutenzione ordinaria fontane, derattizzazione e disinfestazione da espletarsi nel bacino territoriale di Verona Città; ad una durata della concessione pari a 15 anni, decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto; ad investimenti a carico del concessionario, pari per il primo anno (2017), ad euro 10.077.500; ad un canone di rientro dell’investimento determinato sempre per il primo anno (2017) in euro 41.803.000 al netto dell’iva.

Accolti dall’assessore Toffali un emendamento, presentato dal consigliere Pd Eugenio Bertolotti, che prevede “qualora si verifichi la partecipazione alla gara del solo promotore AMIA Verona Spa, la possibilità per l’Amministrazione comunale, prima dell’aggiudicazione definitiva, di trattare con lo stesso ulteriori migliorie, anche economiche, alla proposta” e due ordini del giorno presentati dal gruppo Pd, relativi uno alla previsione di una clausula di salvaguardia che impegni l’azienda vincitrice a mantenere la sede lavorativa dei dipendenti nella provincia di Verona, l’altro alla revisione della bozza di convenzione in base alla scheda delle migliori pratiche contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali. Respinti dall’Aula altri due emendamenti a firma del capogruppo Pd Michele Bertucco.

Sintesi del dibattito

Per i consiglieri Pd Eugenio Bertolotti e Stefano Vallani “si tratta di una delibera importante su un tema che meriterebbe di avere una programmazione più consona e attenta rispetto ad un crono programma che, invece, è già completamente disatteso. Purtroppo sulla gestione dei rifiuti siamo fermi da anni in diversi ambiti, dalle isole ecologiche, che non sono aumentate nel tempo, alla raccolta porta a porta”. Per i consiglieri Pd Elisa La Paglia e Luigi Ugoli “il fatto che il Comune di Verona abbia richiesto di essere considerato bacino a sé è negativo e non va nella direzione della normativa regionale che, invece, vorrebbe l’aggregazione di più comuni. Una situazione che dimostra l’incapacità dell’Amministrazione di stringere relazioni con altri Comuni della provincia; non avendo in passato costituito in house Amia, oggi si deve ricorrere ad una gara potendo solo sperare che vada al meglio”. Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianni Benciolini “si tratta di una delibera carente. Sono anni che non si avanza nella raccolta differenziata e nella gestione dei rifiuti”.

Alle ore 20:36, , invece, sulla discussione della proposta di delibera relativa all’affidamento in concessione del servizio di illuminazione pubblica nel territorio comunale, il presidente del Consiglio comunale Luca Zanotto ha dichiarato chiusa la seduta per mancanza del numero legale (presenti 18 consiglieri). Ad inizio seduta, Silvano Zavetti dell’associazione dei Consiglieri emeriti ha ricordato la figura di Giuseppe Castellani, consigliere comunale dal 1975 al 1980, deceduto lo scorso 21 novembre.

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