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Verona, si forma la "nuova" Provincia: sfida tra due sindaci dopo le larghe intese Pd-ex An e Lega-Fi

È l’effetto della riforma varata dal Parlamento che prevede un ridimensionamento dei poteri della Giunta (praticamente uno “svuotamento” di poteri). Avanzano i nomi del primo cittadino Peretti di Castelnuovo e di Pastorello di Roveredo di Guà

Per ora si sa che si sfideranno due sindaci: quello di Castelnuovo del Garda, Giovanni Peretti, e quello di Roveredo di Guà, Antonio Pastorello. Sono loro che si “giocheranno” la presidenza per la nuova costituzione della Provincia di Verona. Le elezioni provinciali si terranno il 12 ottobre ma si svolgeranno diversamente da quanto avvenuto in questi anni. Saranno infatti i 1257 consiglieri di 97 Comuni veronesi ad eleggere il nuovo Consiglio provinciale. È l’effetto della riforma varata dal Parlamento che prevede un ridimensionamento dei poteri della Giunta (praticamente uno “svuotamento” di poteri). Presidente e 16 consiglieri provinciali non percepiranno alcun compenso. Unici assenti dall’elezione saranno i “grandi elettori” (così sono chiamati coloro che voteranno) di Albaredo d’Adige, il cui Consiglio comunale è stato commissariato. Candidature e liste andranno consegnate entro lunedì 22 settembre: bastano 189 firme dei consiglieri per proporre la propria candidatura alla presidenza e 63 per la lista dei candidati. In relazione alla popolazione del Comune, i consiglieri avranno un “peso” diverso. C’è un complicato calcolo che porterà alla ponderazione del loro voto a seconda della fascia in cui verranno divisi i Comuni, alla luce di ciò che prevede la legge Delrio.

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SFIDA - Attualmente, come precisano i quotidiani locali, sembra essere stata raggiunta l’intesa per la presentazione di Peretti e Pastorello. Il primo, 51enne, sarebbe sostenuto da Partito Democratico, ex membri di Alleanza Nazionale (ora in Forza Italia come Massimo Giorgetti) e Udc, mentre sul secondo, 62 anni (presidente del Consiglio uscente, già vicepresidente della Provincia e più volte assessore), convergono le preferenze di Lega Nord, Lista Tosi e Forza Italia (legata al duo Bendinelli-Bonfrisco). I mal di pancia dei padani sembrerebbero scongiurati anche se propendevano per uno tra il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, quello di Zevio, Diego Ruzza, e Giorgio Accordini di San Pietro in Cariano.

Sembra che a tagliare la testa al toro ci abbiano pensato i vertici del patto tripartito (Paolo Paternoster per la Lega, Fabio Venturi della Lista Tosi e Davide Bendinelli per Forza Italia). A breve le candidature ufficiali. Sorprese potrebbero arrivare da altri ambienti forzisti, come quello a cui fa capo il consigliere comunale di Verona (già assessore in Giunta Tosi), Daniele Polato, e il sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani. Quest’ultimo sarebbe un candidato papabile. Altre manovre per l’elezione in Provincia arrivano dal movimento “Verona Pulita” di Michele Croce, che, si mormora, sia sostenuto dal consigliere regionale di Futuro Popolare, Stefano Valdegamberi.

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