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Esselunga in zona Fiera, Tosi: "più grande valorizzazione di un'area pubblica mai avvenuta"

La maggioranza ha tenuto e giovedì 30 luglio è stata approvata la delibera riguardante la variante per la costruzione del punto vendita Esselunga nel parcheggio di fronte alla Fiera. Soddisfazione per Tosi

Un consiglio comunale durato fino a tarda notte quello di giovedì 30 luglio, ma alla fine la delibera sulla variante per la realizazzione di un punto vendita Esselunga nel parcheggio dell'ex mercato frutticolo di fronte alla Fiera è passata. La maggioranza ha garantito 18 voti, uno in meno del numero legale, ma è stata la permanenza in consiglio di Marisa Brunelli dell'Udc e Luigi Castelletti del Gruppo misto a permettere l'approvazione del documento. Sebbene non abbiano partecipato alla votazione, i due non hanno lasciato l'aula e hanno permesso alla seduta di svogersi regolarmente. Come riporta L'Arena, il sindaco Flavio Tosi li ha ringraziati per "la responsabilità e l'attenzione al bene della città".

Tosi soddisfatto anche dell'aver respinto la "spallata" dell'opposizione che, come riporta il quotidiano locale, sperava di poter contare sul malcotento tra i membri della maggioranza per affossare il progetto. In particolare sul PD, il sindaco ha dichiarato: "Ha prevalso la linea dei pasdaran, hanno giocato al tanto peggio tanto meglio e cercato di bloccare lo sviluppo della città per farci sopra la campagna elettorale". In una nota stampa, Michele Bertucco e Luigi Ugoli rispondono: "Sul Pua Esselunga la nostra non è mai stata un'opposizione preconcetta. Al di fuori dalla pur vivace dialettica assembleare, la nostra azione era finalizzata a sanare e a migliorare un procedimento che tuttora presenta falle, se possibile, ancor più grandi di quelle contenute nella celeberrima "delibera interpretativa" di Giacino del novembre 2013, a cui del resto la variante approvata ieri sera continua espressamente a richiamarsi. Ma se si tratta di una nuova delibera, come sostiene l'assessore Caleffi, perché non liberarsi definitivamente della precedente che la Regione ha giudicato negativamente, e riconoscere di aver commesso un "passo falso"? Siamo stati sempre noi per primi, alla fine del 2013, a mettere in rilievo l'illegittimità del percorso scelto da Giacino. Guardando a tutto il tempo perduto in attesa della scontata bocciatura da parte della Regione Veneto, i cittadini potranno valutare chi è che tiene davvero ferma la città. E questo vale anche in vista di possibili futuri ricorsi che potrebbero far ritornare il provvedimento in Consiglio per l'ennesima volta. Il problema di fondo non riguarda Esselunga o Ikea, Briconcenter, Tosano, Eataly o Adige City, attiene invece alla totale mancanza di un'idea per la nostra città il cui futuro rischia di venire seriamente compromesso dalla scelta, operata da Tosi e Giacino fin dal 2011, di non prevedere più nessun tipo di insediamento produttivo a Verona Sud e di puntare tutto sul commerciale con l'unico e dichiarato criterio di fare un po' di cassa a spese del territorio e dei suoi abitanti. La pioggia di soldi promessi col Piano degli Interventi non c'è stata, le assunzioni sbandierate non si sono viste. In compenso i cittadini hanno la certezza matematica che i nuovi scriteriati insediamenti commerciali faranno crollare la qualità della vita dei quartieri di Verona Sud e non solo".

Flavio Tosi non nasconde dunque la sua soddisfazione per l'approvazione di "un'operazione che rappresenta la più grande valorizzazione di un'area pubblica mai avvenuta, perché introita 27 milioni e mezzo per un'area di proprietà del Comune, in gran parte, e della Fiera".

Una tirata d'orecchi è arrivata anche a un membro della maggioranza, Ciro Maschio, che ha abbandonato l'aula prima del voto. È a lui che si riferibbe Tosi quando, come riporta L'Arena, racconta che "alcuni consiglieri avevano chiesto chiarimenti, che ci sono stati, ma c'è uno in particolare, che pur essendo consigliere di maggioranza non si è comportato come un consigliere di maggioranza dovrebbe comportarsi, pensando al governo e al bene della città. Ma questa è una considerazione che fa il sindaco, poi il sindaco trarrà le sue considerazioni". Neanche Vittorio di Dio usa i guanti di velluto e contro Maschio dichiara: "Chi pur facendone parte ha preferito schierarsi contro la maggioranza è pregato, in coerenza con le sue azioni di restituire gli incarichi e i posti negli enti al suo partito, accomodandosi da domani con la minoranza".

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