Verona, elezioni europee 2014: il punto in città. Tosi rinuncerà davvero al seggio europeo?
L'OPINIONE - Se molti veneti lo hanno seguito, i veronesi non lo hanno fatto. Segno che in provincia, dove l'informazione è più diretta e breve, i cittadini conoscono chi li amministra e gli slogan non funzionano più
Partiamo con l'affluenza. Non ha votato il 37,66%. Molti più astensionisti rispetto al passato: prova che a più di un terzo degli elettori veronesi di questa Europa e di questa politica interessa poco o nulla. Passiamo ai partiti. Benissimo il Partito Democratico: 41,90%. Avevo intuito il gran risultato (non così grande, per la verità) tre settimana fa quando vidi Renzi dialogare con alcuni giovani agguerriti ad AnnoUno: diretto, preparato, demagogico quanto serve, spiritoso al punto giusto e "berlusconianamente" furbo (vedi i famosi 80 euro). Avrebbe sfondato ed ha sfondato, anche a Verona. Indipendentemente da quello che ha fatto o che farà (è questo il punto ...).
Ottimo anche il Movimento 5 Stelle: 17,55%. Ha mantenuto i voti del passato e solo i messaggi presuntuosi pre-elettorali di Grillo fanno sembrare il risultato odierno una sconfitta, che tale non è. Centro Destra vario (FI 11,33% - NCD 3,41% - FdI 2,98%): disastro. E' davvero la fine di un'era. Come avevamo auspicato e previsto da tempo. Servono leader nuovi, progetti veri: anche qui un rottamatore su scala nazionale e locale. Lega Nord: 16,26%.
A Verona la lista Tosi si è schierata apertamente per il sindaco leghista che, infatti, ha impostato una campagna sulla propria persona piuttosto che sul partito, una sorta di plebiscito come si è visto dai suoi manifesti: “Siamo con Tosi”. A dispetto del dato della circoscrizione elettorale (Triveneto + Emilia), ove ha preso 99.000 voti (che sono oggettivamente tanti anche se lo hanno portato solo al secondo posto dopo il capo “forestiero” Salvini), in città il sindaco ha subito una batosta epocale: solo 11mila 600 voti, appena mille in più di un altro sindaco, però di San Giovanni Lupatoto (Vantini del Pd), e soprattutto - 40 punti percentuali rispetto alle amministrative di due anni fa, quando il binomio Lega – lista Tosi arrivò al 57,38%.
Insomma, se molti veneti lo hanno seguito, i veronesi non lo hanno fatto. Segno che in città, dove l’informazione è più diretta e breve, i cittadini conoscono chi li amministra e gli slogan non funzionano più, si è oramai capito con chi si ha a che fare. Ora la domanda: rinuncerà al seggio europeo? Si accettano scommesse (in caffè).