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Verona, il Pd tenta l'affondo su Giacino: "Via ad una commissione di indagine"

Ipotesi di un Consiglio straordinario: "Chiediamo a tutte le forze politiche, a partire da quelle di opposizione, i voti necessari a raggiungere i due quinti dei consiglieri così da avviare la commissione d'indagine"

Il colpo di scena annunciato dallo stesso sindaco Flavio Tosi, sulle dimissioni del suo vice e assessore all'Urbanistica, Vito Giacino, non fanno che alimentare il dibattito sugli scandali recenti in cui sono stati coinvolti membri dell'amministrazione e dirigenti delle municipalizzate. La lettera già protocollata con le decisioni di Giacino spingono il Pd scaligero a chiedere chiarezza, e anche di più.

"Le dimissioni del vicesindaco Giacino, auspicate, richieste e attese dal Pd, vanno a garanzia dei cittadini, che si ritrovavano con la seconda carica amministrativa cittadina inquisita per un reato grave quale la corruzione - spiega una nota -. Vanno inoltre a garanzia del lavoro della magistratura in quanto tolgono dalla scena la possibilità di reiterazione del reato per il quale il vicesindaco è accusato".

LETTERA CONSEGNATA A TOSI: IL VICESINDACO GIACINO SI DIMETTE

"Ma differenza di quanto scrive Giacino nella sua lettera di dimissioni al sindaco,

in nessun modo possono contribuire a diradare le nubi che si sono già addensate sopra questa amministrazione

per il semplice fatto che i fatti oggetto delle indagini non riguardano l'attività privata o libero-professionale del vicesindaco ma la sua attività pubblica e istituzionale, sono già accaduti e hanno potuto produrre effetti amministrativi. Per questo motivo il Pd, ai sensi dell'articolo 14 del regolamento consiliare, chiederà venga predisposta una commissione d'indagine che si occupi di tutti gli scandali che hanno riguardato il Comune negli ultimi mesi. E questo non per creare un inutile doppione dell'inchiesta che la magistratura sta svolgendo, ma per valutare tutte le possibili implicazioni amministrative delle indagini in corso, a tutela dei cittadini e dell'amministrazione stessa".

Continua la nota del Pd veronese: "Su questi presupposti chiediamo a tutte le forze politiche, a partire da quelle di opposizione, i voti necessari a raggiungere i due quinti dei consiglieri così da avviare la commissione d'indagine. Inoltre il Pd apre a tutte i consiglieri comunali la sottoscrizione per convocare un Consiglio comunale straordinario in cui discutere finalmente alla luce del sole di quanto sta accadendo in Comune. Anche in questo caso l'iniziativa non ha lo scopo di mettere qualcuno alla berlina ma di trovare le contromisure necessarie ad arginare la degenerazione in atto e riformare un sistema di governo evidentemente più non in grado di amministrare la città con la dovuta trasparenza.

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