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Lega Nord, il braccio di ferro continua. Tosi: "Ma non sono un'alterativa a Zaia"

Sulla vicenda interviene anche Roberto Maroni, che chiede che la situazione venga risolta prima della manifestazione che si svolgerà sabato a Roma: richiesta che difficilmente verrà soddisfatta

La lotta intestina alla Lega Nord per le prossime elezioni regionali sembra proseguire. Il braccio di ferro tra Tosi e Zaia, e quindi Salvini, viene intervallato da vari avvenimenti, come la protesta organizzata per domani a Roma contro il governo Renzi. In tutto questo arriva anche l'ultimatum del Presidente della Regione Lombardia, che chiede ai litiganti di risolvere le loro questioni possibilmente anche prima della manifestazione romana. 
Richiesta che molto difficilmente troverà una risposta positiva. Il Sindaco scaligero infatti sembra deciso a volersi giocare le proprie carte nel consiglio nazionale, ossia veneto, fissato per giovedì, che avrà come tema la composizione delle liste elettorali per le regionali di maggio. Il primo cittadino scaligero, vorrebbe mettere a sostegno di Zaia una lista civica, argomento sul quale pare essere irremovibile ma che trova le ferma opposizione dello stesso Zaia e di Salvini. Il Presidente regionale uscente, chiede quindi un consiglio regionale blindato e scatena anche il problema delle alleanze: il Carroccio correrà da solo o insieme a Ncd e Forza Italia?
"La questione che pone Tosi è che per il Veneto decide il Consiglio nazionale Veneto, Salvini è d'accordo, io sono d'accordo e quindi deciderà il Veneto, dovranno mettersi d'accordo Tosi e Zaia. Il patto va fatto entro sabato, prima della manifestazione di Roma e non lunedì al Consiglio federale", affermato Roberto Maroni, fissando ad oggi la scadenza e aggiungendo che "Il principio che c'è nello Statuto è che il Consiglio nazionale veneto decide le alleanze e le liste e quindi è una questione tutta veneta e se la risolveranno. Ma va fatto rapidamente". Frase che sembra andare incontro proprio alle richieste di Tosi, che domani presenzierà in piazza a Roma per non offrire il fianco ad ulteriori critiche. 
Proprio il sindaco di Verona, ieri sera ad un convegno a Mestre, ha accolto benevolmente le parole del Presidente della Lombardia, affermando poi di aver "chiesto più volte di parlare delle liste ma non c'è stata risposta. Questo per chiarire chi dice il contrario. Nessuno ha mai posto la candidatura del sottoscritto come alternativa a Zaia. Il consiglio nazionale ha deliberato che tipo di alleanze e liste affiancare a Zaia". Poi guardando a giovedì il sindaco afferma, anche dalle pagine de L'Arena: "Il consiglio veneto sarà un confronto tra una ventina di persone che rappresentano il territorio e si cerca la soluzione più condivisa e razionale. Il problema è nato quando qualcuno ha messo in discussione il fatto che a decidere per il Veneto fosse il Veneto dicendo che le decisioni si prendono a Milano, togliendo a noi la ragion d'essere". 
Il segretario federale Salvini si è poi espresso così a Radio Padania: "Se litighi, specie in momenti come questi, alla gente girano... È l'ultima cosa da fare in un partito. Tutto è partito quando Tosi ha cominciato a mettere in discussione Zaia e a dire apriamo a Passera o ad Alfano. Tosi l'ho sostenuto come sindaco e come segretario nazionale del Veneto, spero che la sua sia una cosa passeggera e finisca lì. Perché noi stiamo con Zaia. Altra cosa che non sopporto è l'accusa di milanocentrismo". 
Lo stesso Zaia però ha indicato la strada da seguire ai microfoni di RaiNews24: "Il vertice di lunedì del Consiglio della Lega deve essere decisivo. Non c'è più tempo da perdere, se si costruisce una squadra di governo. È chiaro che la squadra vada fatta in virtù di chi farà il capocannoniere, non posso apprendere delle liste e della squadra senza che nessuno chieda il mio parere. L'unica mia preoccupazione è la governabilità. Chi vince avrà una maggioranza di sette consiglieri e basterà che quattro non votino una delibera per andare sotto. È evidente che ci vorrà una squadra blindata. La rottura è l'ultima cosa che vogliamo".

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