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Variante 29, partono gli incontri pubblici. «Ma non c'è volontà di confronto»

Lo strumento urbanistico approvato dalla giunta di Verona sarà discusso con i cittadini a partire da Montorio, dove è prevista la riqualificazione dell'ex Sapel. Il consigliere Bertucco: «Anche rinunciando al commerciale e al direzionale restano 12mila metri quadrati di residenziale, in un contesto ambientale fragilissimo»

La variante urbanistica nota come Variante 29 è stata approvata qualche giorno fa dalla giunta comunale di Verona. «Ora parte il confronto pubblico», aveva annunciato l'assessore Ilaria Segala. E il primo dei confronti con i cittadini sui progetti di rigenerazione urbana che coinvolgeranno la città è oggi, 28 giugno, alle 20.30, al Circolo Primo Maggio di Montorio.

Sicuramente nell'incontro di stasera si discuterà dell'intervento più importante previsto a Montorio dalla Variante 29: la riqualificazione dell'ex Sapel. Due comitati locali avevano chiesto modifiche al progetto della proponente River Immobilia attraverso una raccolta firme. Ed in parte il progetto pare sia stato cambiato, con il Comune che ha accolto la parte di progetto che riguarda le costruzioni residenziali, mentre ha scartato la parte in cui era prevista anche la realizzazione di un supermercato e di uffici.

Le scelte dell'amministrazione comunale non sono andate però incontro alla richieste dei due comitati di Montorio, come evidenziato dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco: «La mancanza di volontà nel tenere un vero confronto si evidenzia dal portare a termine una lottizzazione anche contro la volontà dei residenti. È significativo che a fronte della diffida del condominio "Residence ai Laghetti", l'assessore Segala voglia portare avanti il progetto con un apposito repertorio normativo creato ad hoc. Che cosa ci vedranno mai Sboarina e Segala alle ex Sapel? Anche rinunciando al commerciale e al direzionale restano 12mila metri quadrati di residenziale, in un contesto ambientale fragilissimo».

L'iniziativa degli incontri pubblici viene vista da Bertucco come «propaganda politica» di un'amministrazione che non vuole «contraddittorio o confronto».
«E ai consiglieri comunali non stati stati ancora consegnati i documenti relativi alla Variante 29 - ha concluso il consigliere comunale - Evidentemente all'amministrazione piace quando i consiglieri comunali se ne restano spettatori silenti».

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