rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Variante 29, PD all'attacco: «Progetto che di rigenerazione ha ben poco»

A suon di voti contrari, la maggioranza sta respingendo uno dopo l'altro gli emendamenti presentati per modificare un provvedimento urbanistico che, per i consiglieri dem, contiene «interventi che non hanno alcuna giustificazione»

Martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, con procedura d'urgenza, si è riunito il consiglio comunale di Verona. L'urgenza è quella della giunta comunale e della maggioranza che vogliono approvare il prima possibile la Variante 29 a Piano degli Interventi. Un'approvazione rallentata dai tanti emendamenti presentati dalle minoranze, le quali intendono modificare il provvedimento. Degli 800 emendamenti presentati ne sono stati ammessi 233 e l'aula deve discuterli e votarli uno dopo l'altro. Nella seduta di martedì ne sono stati respinti 51, in quella di mercoledì voto contrario epr 38 emendamenti e ieri ne sono stati respinti 44.

Per sveltire i tempi dell'approvazione, la maggioranza ha cercato un'intesa con le opposizioni finendo però per fare un buco nell'acqua. «L'ennesima dimostrazione di incapacità - ha commentato il consigliere comunale di minoranza Michele Bertucco - Pretendono un accordo senza dare nulla in cambio: nessuna sospensione dei lavori; nessuna volontà di intervenire sugli emendamenti; nessuna apertura allo stralcio di schede norma. L'unica offerta è stata la disponibilità a rivedere le dimensioni sull'area dell'ex Sapel a Montorio, ma sulla base di un emendamento della maggioranza. Un delirio di potere da parte di ceto politico che non si rende nemmeno conto dei danni che sta causando alla città con questa urbanizzazione furiosa e incontrollata e che continua ad affermare con voce delirante che senza questa Variante la città è ferma. In realtà dei 300 milioni di euro di investimenti sbandierati non esiste alcun riscontro. Un dato propagandistico come propagandistiche ed evanescenti sono le capacità di questa amministrazione».

E alle accuse di sterile ostruzionismo hanno risposto i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani: «La Variante 29 punta a cementificare laddove non c'è alcun bisogno aumentando così gli squilibri tra i quartieri, alcuni dei quali presentano percentuali esorbitanti di commerciale, residenziale o alberghiero - hanno dichiarato - La nostra azione emendativa di contrasto alla Variante 29 non è fine a se stessa, ma è indirizzata a contrastare un progetto urbanistico che di rigenerazione ha ben poco. Con quale coraggio si può chiamare "rigenerazione" l’edificazione di palazzi in riva all’Adige in cambio dell'Isap, azienda oltretutto sana e in perfetta salute? Che cosa c'entrano 10mila metri quadrati di residenziale all'ex Sapel con la preservazione e la tutela degli equilibri naturalistici di Montorio, una quartiere che sorge praticamente sull'acqua? Perché continuare ad autorizzare commerciale in Borgo Roma e residenziale in terza circoscrizione? La battaglia che stiamo conducendo in consiglio comunale è una battaglia per ridurre le carature di interventi che non hanno alcuna giustificazione urbanistica, portano ad uno sviluppo effimero e non contengono alcuna opera compensativa degna di rilievo per il territorio».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Variante 29, PD all'attacco: «Progetto che di rigenerazione ha ben poco»

VeronaSera è in caricamento