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"Riqualificare il territorio valorizzando le eccellenze storiche"

Andrea Bassi, presidente della commissione Urbanistica, commenta così lo stanziamento da parte della Regione di fondi per il percorso di fede della Valpolicella di 25mila euro

 

Riqualificare il territorio, valorizzandone le eccellenze storiche e identitarie, è oggi una opportunità sia per gli Enti locali che per le aziende che per i cittadini. In questo si inserisce il finanziamento, approvato stamattina in commissione Urbanistica, al progetto sugli 'Antichi luoghi di fede in Valpolicella', che punta a promuovere dal punto di vista ambientale ed urbanistico uno dei luoghi più ricchi di storia della provincia veronese.
Lo afferma, in una nota, il presidente della commissione Urbanistica Andrea Bassi il quale ricorda che il Comune di San Pietro in Cariano, è capofila del progetto e sono coinvolte le amministrazioni di Marano, Fumane, Negrar, Sant'Ambrogio.
“A questa iniziativa - aggiunge - sono destinati 25.000 euro per la fase progettuale del Percorso, più una parte dello stanziamento totale di 2.900.000 euro per la realizzazione dell'itinerario. Mi sono speso personalmente affinché il vicegovernatore Marino Zorzato inserisse la Valpolicella all'interno delle aree beneficiarie del Fondo regionale per la riqualificazione del paesaggio veneto, ben sapendo le potenzialità che questa area del Veronese racchiude e vuol far conoscere”.
Il progetto “Antichi luoghi di fede in Valpolicella” prevede l'individuazione di una serie di percorsi lungo il tracciato che dall'età preistorica ospitò insediamenti archeologici e che oggi racchiude siti di notevole valore identitario.
“Ciò avverrà non solo nei confronti delle aree archeologiche - spiega ancora Bassi - ma anche e soprattutto di quelle testimonianze della fede del tardo Medioevo, che qui in Valpolicella sono ancora ben conservate e fruibili. Mi riferisco alla Pieve di San Floriano a S. Pietro in Cariano (che sarà il punto di partenza e il fulcro dell'intero progetto), alla pieve di S. Giorgio e all'oratorio di S. Zeno in Poia a Sant'Ambrogio, alla chiesetta di S. Pietro a Negrar, alla chiesa vecchia di Cavalo e a quella di S. Maria del Degnano a Fumane, alla chiesa di S. Maria di Valleverde a Marano. Un territorio di inestimabile valore, quindi, come testimoniano anche i resti di due ville romane a Negrar e S. Pietro. E' giusto perciò che grazie a un finanziamento regionale quest'area di Valpolicella possa essere riqualificata e fruita, creando opere funzionali alla valorizzazione del paesaggio anche in chiave turistico-ambientale”.
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