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Caro-energia, Valdegamberi: «Bisogna rivedere le sanzioni alla Russia. Folle pensare di chiudere prima scuole e fabbriche»

«Il blocco delle nostre esportazioni e i divieti di acquistare materie prime, - afferma il consigliere regionale Stefano Valdegamberi - con l'aumento dei costi energetici, stanno mettendo in ginocchio moltissimi settori della nostra economia»

«Settimana corta e orari ridotti nelle scuole per ridurre i consumi di gas? Siamo alla pazzia? È una scelta sbagliata che scaricherebbe i costi sulle famiglie e creerebbe notevoli disagi». È quanto afferma in una nota il consigliere regionale del gruppo Misto in Veneto Stefano Valdegamberi, commentando alcune delle proposte emerse nel dibattito pubblico sul tema del caro-energia durate gli ultimi giorni. «Cosa dovrebbero fare i genitori che lavorano, - si chiede retoricamente il consigliere regionale Stefano Valdegamberi - rinunciare al loro impiego e restare a casa con i figli? Dopo due anni di chiusure e lezioni a distanza per il Covid una riduzione degli orari non è assolutamente immaginabile e rischierebbe di compromettere ulteriormente la preparazione scolastica dei nostri ragazzi».

Nella sua nota lo stesso Stefano Valdegamberi quindi evidenzia come, a suo modo di vedere, abbia ragione Matteo Salvini «quando dice che le sanzioni alla Russia sono "fatte male e vanno ripensate. Le sanzioni avrebbero dovuto mettere in ginocchio la Russia. Dopo sei mesi è accaduto l'esatto contrario". Lo vado sostenendo da mesi - aggiunge il consigliere regionale in Veneto Stefano Valdegamberi - e per questo ho ricevuto vari attacchi, anche sui media nazionali. Ora molti condividono quel mio pensiero. Le sanzioni, come ho detto e ripetuto da anni, hanno sempre un doppio effetto: verso chi le riceve e verso chi le fa. Il blocco delle nostre esportazioni e i divieti di acquistare materie prime, con l'aumento dei costi energetici, stanno mettendo in ginocchio moltissimi settori della nostra economia, già stremati da anni difficili».

Sul tema del conflitto in Ucraina, lo stesso consigliere regionale Stefano Valdegamberi aggiunge: «I miei appelli al dialogo e alla prudenza, che qualcuno ha cercato di interpretare come partigianeria, erano cagionati dai timori per le ricadute sull'Italia. La guerra si poteva evitare ed oggi l'Europa deve fare da mediatore per arrivare ad una veloce conclusione. Le sanzioni non hanno fermato la guerra, ora si cerchi di farlo con il dialogo ed il compromesso», conclude Valdegamberi.

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