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Salvini in Polonia per i "profughi veri". Carraro: «Che schifo di politica»

Tweet al veleno del presidente di Confindustria Veneto. In difesa del leader leghista, replica l'europarlamentare veronese Borchia: «Parole fuori luogo»

«Che schifo di politica. Sta sempre a mettere la povera gente l'una contro l'altra». Ha usato parole sferzanti nel suo tweet pubblicato ieri, 7 marzo, il presidente di Confindustria Veneto Enrico Carraro. Parole usate per commentare il viaggio in Polonia del leader della Lega Matteo Salvini, volato a Varsavia per mostrare solidarietà all'Ucraina e ai profughi provocati dall'invasione russa.

Ma in realtà, la critica di Carraro non era tanto rivolta a Salvini o alla sua missione in Ucraina, quanto ad una linea di pensiero secondo cui i "profughi veri", come ad esempio quelli ucraini, siano «diversi da quelli che arrivano dal Bangladesh», come sostenuto dallo stesso Salvini.

A difesa di Salvini si è alzato l'europarlamentare veronese della Lega Paolo Borchia, estremamente dispiaciuto per il tweet di Carraro. «Parole fuori luogo - ha detto Borchia - È grave polemizzare su una missione umanitaria. Un lusso che chi pretende di rappresentare l'industria veneta non si sarebbe dovuto concedere. Non credo che oggi insultare un partito sia la priorità del comparto industriale. Al di là dei toni sgradevoli, mi risulta difficile comprendere una polemica di questo tipo, visto che storicamente la Lega ha lavorato, sia a livello nazionale che comunitario, per tutelare chi fa impresa. Le polemiche sterili non ci interessano. Se qualcuno cerca spazi mediatici gratuiti, noi continuiamo a lavorare, per la pace e per risolvere i problemi delle nostre imprese».

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