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Nuova legge della Regione sui luoghi di culto. Tosiani: "Non è anti-moschee"

Il provvedimento è passato con 30 voti favorevoli, tra cui quelli dei consiglieri dell Lista Tosi che lo difendono: "Si tratta di un supporto tecnico per i sindaci"

Un astenuto, 8 contrari (PD e M5S) e 30 favorevoli. È passato così in Regione un provvedimento che cambia le regole urbanistiche per i luoghi di culto. Nuove moschee e chiese dovranno sorgere in zone a servizi, come se fossero dei centri commerciali, con i sindaci di comuni che avranno il compito di gestire il posizionamento nel territorio attraverso delle convenzioni.

Un regolamento che dall'opposizione è stato descritto come "anti-moschee", ma il tosiano Maurizio Conte, che ha votato favorevolmente lo difende: "Abbiamo notato della strumentalizzazione riguardo alla legge che invece non vuole averne, al contrario essa vuol essere una normativa per dare degli strumenti a chi amministra il territorio. La legge è un supporto tecnico per i sindaci nell’ambito delle autorizzazioni per gli edifici di culto, edifici che vedono entrare i nostri figli o altri figli, e quindi occorre la responsabilità di chi autorizza per la sicurezza e l'accessibilità. Questa non è una limitazione alla libertà di culto e di religione ma è un adeguamento per rendere uguali e sicuri tutti i cittadini che vivono nei nostri territori".

D'accordo anche Andrea Bassi della Lista Tosi: "La Legge dice che tutti i nuovi edifici di culto devono essere approvati dal sindaco attraverso il piano regolatore. Sarà il Consiglio Comunale competente per territorio a decidere eventuali varianti urbanistiche. Questo non è razzismo o xenofobia".

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