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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

L'asse Sboarina-Tosi non decolla: «È indispensabile pari dignità». Intanto parla Renzi: «A Verona voterei Tommasi»

Flavio Tosi dopo il "gran rifiuto" di apparentamento da parte di Sboarina lascia aperta la porta, ma spiega: «Non è accettabile essere trattati come dei paria». Matteo Renzi, intanto, dichiara la sua preferenza per Damiano Tommasi

Tosi apre, Sboarina chiude, Tosi riapre ma fino a un certo punto. È la sintesi della convulsa due giorni di politica in terra scaligera dove il prossimo 26 giugno si decide chi sarà il nuovo sindaco del capoluogo. Al momento i giochi sono ben lungi dall'essere fatti.

Damiano Tommasi, candidato per il centrosinistra, va tranquillo per la sua strada, tra camminate e partitelle di calcetto con gli abitanti di Verona in una campagna elettorale che prosegue all'insegna dell'ascolto dei cittadini. Nel centrodestra, invece, la questione da dirimere è in fase di stallo almeno fino a domenica, quando scade il termine per gli "apparentamenti" formali in vista del secondo turno. Il problema qui è però che le posizioni divergono assai tra i due potenziali "apparentati": Sboarina, in sostanza, ha rifiutato il «tecnicismo non gradito agli elettori», parole sue, per il quale la lista di Forza Italia sarebbe risultata presente tra quelle che lo sostengono nella scheda elettorale che i cittadini veronesi troveranno alle urne il 26 giugno. La controproposta è stata quindi quella di trovare un ampio «accordo programmatico» che coinvolga tutte le forze di centrodestra, dunque anche Forza Italia che, oggi, da poche ore, ha quale suo più autorevole rappresentante veronese per l'appunto il neotesserato Flavio Tosi.

Proprio Flavio Tosi è stato però molto chiaro nel commentare criticamente il "gran rifiuto" del candidato sindaco di Fratelli d'Italia, sostenuto anche dalla Lega, Federico Sboarina: «Noi non abbiamo chiesto poltrone o assessorati sottobanco (quello è un "accordo di palazzo"), ma solo di applicare in modo chiaro e trasparente la legge sui ballottaggi. Il rifiuto aprioristico - ha sentenziato Flavio Tosi - denota immaturità politica ed è un errore madornale perché rischia di consegnare una città di centrodestra come Verona, baluardo dei valori liberali e moderati, alla sinistra». Lo stesso Tosi, quest'oggi all'Adnkronos, ha però lasciata aperta una porticina facendo capire che le trattative non si sono ancora del tutto arenate: «Aspettiamo novità da lui (Sboarina, ndr) noi l'apertura l'abbiamo fatta e ribadita più volte», ha spiegato l'ex sindaco che, tuttavia, su un punto pare proprio non voler cedere, ovvero la necessità di un'intesa che passi per un apparentamento formale: «Non è accettabile essere trattati come dei paria, - afferma deciso Flavio Tosi - è indispensabile pari dignità».

La distanza c'è e si vede, così come a distanziarsi da Tosi sono stati nelle ultime ore i renziani che, con l'ingresso ufficiale di Tosi in Forza Italia, hanno fatto sapere tramite il coordinatore in Veneto di Italia Viva, Davide Bendinelli, di star «valutando di sostenere Tommasi». Ha fatto di più ancora lo stesso Matteo Renzi che, pubblicamente in diretta televisiva ospite su La7 di Myrta Merlino a L'Aria che tira, ha detto en passant: «Io al ballottaggio a Verona voterei per Tommasi». 

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