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Tosi sul Russiagate: «Stiamo sfiorando il ridicolo. Mi puzza da propaganda della sinistra»

L'ex sindaco di Verona, ora membro di Forza Italia, interviene sulle polemiche dei giorni scorsi: «Mi sembra surreale tra l'altro imputare la caduta del governo Draghi alla Russia. E lo dice uno convintamente filo-atlantico e dall'inizio della guerra totalmente dalla parte del popolo ucraino»

«Il Russiagate? Mi sembra che stiamo sfiorando il ridicolo». È Flavio Tosi, ex sindaco di Verona ed ora nelle file di Forza Italia, ad intervenire sulla presunta conversazione telefonica tra Silvio Berluscono e l'ambasciatore russo Razov, nella quale quest'ultimo avrebbe riferito al Cavaliere che l'invasione sarebbe stata necessaria per prevenire un attacco da parte dell'Ucraina. 
Un caso che ha fatto il giro dei media nazionali e che fa seguito ai presunti rapporti tra la Lega e Mosca, già finiti nell'occhio del ciclone: il pericolo ventilato da più parti infatti, sarebbe quello di possibile ingerenze russe sulla caduta del Governo e in vista delle elezioni del 25 settembre. Ipotesi che Tosi smentisce: « A parte che sarebbe la cosa più normale del mondo che la politica di centro, destra, sinistra possa intrattenere rapporti istituzionali con gli ambasciatori, siano essi russi, americani, cinesi o francesi ecc. (succede da sempre e si chiama diplomazia), ma questa storia tirata fuori da certi giornali mi sembra strumentale e puzza lontano un miglio di propaganda elettorale della sinistra.
Ci sono state delle smentite molto chiare da parte di Berlusconi, eppure certi giornali molto... progressisti continuano a marciarci! Mi sembra surreale tra l'altro imputare la caduta del governo Draghi alla Russia. E lo dice uno convintamente filo-atlantico e dall'inizio della guerra totalmente dalla parte del popolo ucraino vigliaccamente aggredito da Putin».

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