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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Politica Veronetta / Interrato dell'Acqua Morta

Tosi contro la rimozione dei braccioli antibivacco dalle panchine: «È il buonismo delle anime belle della sinistra»

«Parlano di "inclusione" pensando che inclusione significhi incentivare i senzatetto a dormire distesi al freddo sulle panchine e non, come facevano le mie amministrazioni senza tanti proclami, fornire loro un letto caldo», dichiara l'ex sindaco

Non accennano a placarsi in quel di Verona le polemiche nate attorno alle panchine. Dopo quelle "inclusive" con il vuoto al centro, notizia di ieri, venerdì 2 dicembre, è l'avvio delle procedure di rimozione dei "braccioli antibivacco" sulle panchine installate dal 2007 in città. Stando alle stime del Comune si tratterebbe di circa 500 panchine cui sono stati innestati i divisori per impedire ai senzatetto di sdraiarvisi sopra, mentre dall'anno successivo sarebbero state ordinate direttamente panchine già munite di bracciolo antibivacco. Così almeno fino ad oggi, o meglio ieri, quando invece la musica è cambiata.

Più o meno esplicitamente coinvolto, pur sullo sfondo, da questa operazione dell'amministrazione guidata dal sindaco di Verona Damiano Tommasi, è stato l'ex primo cittadino scaligero Flavio Tosi, ovvero colui che appunto guidava il capoluogo scaligero nel lontano 2007. Sentitosi chiamare in causa, l'attuale deputato di Forza Italia, ha commentato così l'iniziativa promossa dall'ass. Benini: «Le anime belle della sinistra tolgono i braccioli antibivacco dalle panchine. - afferma Flavio Tosi in una nota sui social - Parlano di "inclusione" pensando che inclusione significhi incentivare i senzatetto a dormire distesi al freddo sulle panchine e non, come facevano le mie amministrazioni senza tanti proclami, fornire loro un letto caldo attivando i servizi sociali del Comune».

Flavio Tosi

Insomma, l'idea di aver rimosso i braccioli non sarebbe, secondo Flavio Tosi, particolarmente indicativa in termini di inclusione e rinnovata socialità: «Togliere i braccioli dalle panchine non è "inclusione", non è "umanità". - sentenzia l'ex sindaco Flavio Tosi - Umanità è dare strutture accoglienti ai meno fortunati, non lasciare sbandati sulle strade. Ma capisco che sia molto più facile togliere i braccioli e dire: "Hai visto che buoni noi che siamo, contro quel cattivone di Tosi?"».

La requisitoria di Tosi prosegue quindi evidenziando che, a suo avviso, non sarebbe un bello spettacolo per le famiglie, i bambini o gli anziani il fatto di «vedere persone, chiunque esse siano, italiani, stranieri, ricchi, poveri, adulti o adolescenti, dormire bellamente stravaccate. Affermare il contrario - ribadisce Flavio Tosi - è la fiera dell’ipocrisia buonista, quella ammantata di virtù pubbliche (per fare bella figura) e dei vizi (ergo indicibili pensieri) privati». Infine, da parte di Tosi arriva la stroncatura per quanto concerne «il concetto di decoro urbano della sinistra e quindi della Giunta Tommasi», la quale secondo l'esponente scaligero di Forza Italia starebbe «riuscendo addirittura a fare peggio del predecessore in quanto a ordine pubblico». Di qui i toni quasi apocalittici usati dallo stesso Tosi: «La città è un concentrato di accattoni molesti ovunque, - dice l'ex sindaco - sporcizia e degrado dilagante». E sia, panchine nuove, vecchie polemiche...

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