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Tosi: "Berlusconi a casa, con lui niente riforme condivise"

Per il sindaco, intervistato da Il Riformista, "senza il premier si allargherebbe la maggioranza"

"Il momento è sempre più drammatico. L'unico modo per uscirne è che il premier faccia un passo indietro. E' una figura troppo conflittuale che non permette di varare riforme condivise". Non c'è bavaglio che tenga, e secondo il primo cittadino scaligero neanche esiste. Non appena se ne presenta la possibilità, infatti, Flavio Tosi apre il fuoco contro il presidente del Consiglio e chiede un suo passo indietro. Lo dice chiaro e tondo in un'intervista a Il Riformista: "Il problema del governo è Silvio Berlusconi". Difficile essere più chiari di così. Con ciò il sindaco non intende mettere in discussione l'asse Lega-Pdl a livello nazionale. "Anzi - afferma - deve rafforzarsi per garantire stabilità al Paese, provando ad allargare la maggioranza e trovando qualcuno del centrodestra che possa sostituire Berlusconi".

Le personalità nel partito del "predellino" che godono della fiducia di Tosi sono note. E' stato lui stesso a indicare il nome dell'attuale segretario del Pdl Angelino Alfano come successore "gradito" a Berlusconi. Allargare la maggioranza e cercare di portare a casa le tanto decantate "grandi riforme", questo il pensiero del primo cittadino veronese. Un'opinione che a prima vista potrebbe entrare in conflitto con quanto affermato dal leader del Carroccio Umberto Bossi, che ha sempre espresso un netto no riguardo a possibili governi tecnici. "Io non penso assolutamente a un governo tecnico - puntualizza il sindaco nell'intervista - Dico solamente che oltre a Berlusconi ci sono altre persone all'interno del centrodestra che potrebbero guidare la maggioranza". Se il premier facesse un passo indietro, "credo si potrebbe finalmente aprire una nuova fase che sarebbe una ventata di ossigeno per l'economia".

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