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Tosi parte all'attacco: "Per Zaia la lotta all'immigrazione clandestina si fa solo a parole"

Il sindaco di Verona critica l'ex compagno di partito, ora avversario alle prossime elezioni regionali, sul suo operato in materia di immigrazione, citando la riunione della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 10 luglio 2014

"Basta chiamarli non “profughi” ma “migranti” e per la Regione del Veneto tutto è a posto e si possono far arrivare anche qui: per Luca Zaia la lotta all'arrivo caotico degli immigrati dei barconi dalla costa africana si fa solo a colpi di chiacchiere e comunicati stampa, uno o più al giorno. Quando, il 10 luglio 2014, ha avuto l'occasione concreta di fare qualcosa per evitare che il Governo li inviasse anche in Veneto ha, come d'abitudine, accettato, senza prendere posizione contraria e girando gli occhi da un'altra parte. Infatti, la Regione del Veneto, presente alla riunione della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 10 luglio 2014 con l'assessore Luca Coletto, ha, come sta scritto nel della riunione, accettato le proposte di distribuzione degli immigrati dal Nord Africa, stimati in 72.000 nel luglio 2014 ma che, secondo le previsioni governative, potevano crescere sino a 150.000 entro fine 2014. L'unica distinzione proposta dal Veneto, rispetto alla proposta governativa, è stata – come riporta il verbale – quella di sostituire la parola “profughi” con la parola “migranti”: una Regione “parolaia”!".

È l'ennesima offensiva lanciata a suon di comunicati dal sindaco di Verona Flavio Tosi, candidato alle prossime elezioni regionali. Il primo cittadino veronese attacca il presidente regionale uscente su uno dei temi cardine della sua campagna elettorale: c'è quindi da aspettarsi una pronta risposta. 

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