Torri del Benaco, Stefano Nicotra reintegrato nella carica di sindaco dopo l'assoluzione

Nell'aprile scorso, la Corte d'Appello di Venezia ha assolto Fabio Venturi, Eliano Pasini e Stefano Nicotra, condannati in primo grado nel processo che li vedeva accusati di rivelazione del segreto d'ufficio, cioè di aver comunicato ai locali soggetti a verifiche dell'arrivo dei controlli, in cambio di favori. Per la prima condanna, Nicotra, appena eletto sindaco, venne sospeso dalla carica. Ora, il tribunale di Verona ha revocato la sospensione e sabato 27 giugno, il primo cittadino di Torri del Benaco ha fatto la sua prima apparizione ufficiale, dopo la sentenza di reintegro. Per la Legge Severino, la sospensione sarebbe dovuta durare fino all'aprile del 2016, ma Nicotra ha fatto ricorso e il tribunale scaligero l'ha ora accettato.

L'occasione è stata la presentazione delle squadre torresane che in quella giornata hanno partecipato al palio delle bisse Bandiera del Lago. Durante la presentazione dell'evento, non sono stati fatti riferimenti alla sua attuale situazione politica ma, come riporta il quotidiano L'Arena, a margine dell'incontro, Nicotra ha rilasciato delle dichiarazioni: "Da un anno e 21 giorni mi sentivo come in prigione. Non potevo muovermi liberamente in Comune, parlare con la gente, senza essere controllato". Infatti, dopo un'interrogazione parlamentare voluta dal deputato PD Vincenzo D'Arienzo, il ministero dell'Interno aveva predisposto il controllo sull'effettiva assenza di Nicotra dal municipio di Torri. "Ora mi sento libero, posso riprendere il gusto di amministrare a viso aperto - continua Nicotra - ritornare in municipio studiando con la mia squadra, rimasta compatta, e con i capi area comunali i piani per amministrare al meglio il paese. Ora vedremo come si esprimerà la Corte costituzionale".