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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Comune di Verona pensa di togliere la cittadinanza onoraria a Poroshenko

Il riconoscimento era stato conferito al leader ucraino in occasione del ritrovamento nel suo paese dei quadri rubati a Castelvecchio. Valdegamberi: "Verona non ha nulla a che spartire con lo squadrismo ucraino neonazista, protetto da Poroshenko"

Bene fa il comune di Verona a togliere la cittadinanza onoraria al leader ucraino Poroshenko.

Il consigliere regionale veronese Stefano Valdegamberi, se fosse consigliere comunale a Verona non ci penserebbe due volte a votare a favore della proposta di delibera che molto probabilmente l'assise scaligera si troverà a votare all'inizio del prossimo anno. Si tratta della richiesta, proveniente dalla maggioranza in consiglio comunale, di togliere la cittadinanza onoraria conferita nella scorsa legislatura al presidente ucraino Petro Poroshenko in occasione del ritrovamento in Ucraina dei quadri trafugati al museo di Castelvecchio. Una proposta che anche se Valdegamberi non potrà votare perché non è consigliere comunale quasi sicuramente verrà approvata, perché pare che ad essere contrari siano solo i consiglieri tosiani.

Verona non ha nulla a che spartire con lo squadrismo ucraino neonazista, protetto da Poroshenko, né con le liste di proscrizione del sito Myrotvorets (o sito della morte) nel quale viene iscritto chiunque faccia visita in Crimea o si permetta, anche velatamente, di criticare il regine di Kiev - prosegue Valdegamberi - Alcuni giornalisti ucraini, iscritti al sito, furono poi barbaramente trucidati in un imboscata. È scandaloso che le istituzioni italiane e la magistratura non facciano nulla per oscurare questi siti in cui sono scritti i nomi di liberi cittadini italiani come il sottoscritto, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti e lo stesso Silvio Berlusconi.

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