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"Togliamo ai sinti e diamo ai disabili". Tosiani all'attacco della legge regionale

“Non si tratta di discriminazione - affermano Giovanna Negro, Maurizio Conte e Andrea Bassi - le magre casse regionali non hanno soldi per niente ormai, nemmeno per il sociale e per i restauri ai luoghi di culto"

"Togliamo ai sinti e diamo ai disabili". Questo il commento dei consiglieri regionali tosiani Giovanna Negro, Maurizio Conte e Andrea Bassi favorevoli all’abrogazione della Legge regionale n.54 del 22 dicembre 1989: “Interventi a tutela della cultura dei rom e sinti”.

Non si tratta di discriminazione – spiegano i tosiani – le magre casse regionali non hanno soldi per niente ormai, nemmeno per il sociale e per i restauri ai luoghi di culto. Non abbiamo contributi per la nostra cultura, vien da sé che non possiamo utilizzare i pochi soldi a disposizione per finanziare la tutela della cultura dei nomadi. Senza contare che questa Legge non ha mai funzionato e sono circa 10 anni che non viene finanziata. Se comunque vi fossero delle possibilità economiche, non possiamo darle a rom e sinti. Persone che vivono in precarie condizioni igieniche, sanitarie, il più delle volte abusivamente sui territori comunali ed in contrasto o in isolamento con la popolazione”.

“La nostra proposta – proseguono i tosiani - è quella di utilizzare questi fondi, se vi fossero, per i servizi ai disabili, per il sociale, per le fasce più deboli della nostra cittadinanza che si sono viste tagliare anche i servizi di trasporto. Prima di pensare a tutelare altre nazionalità con contributi regionali, qualsiasi esse siano, prima di finanziare e assistere nomadi che faticano ad integrarsi, cerchiamo almeno di occuparci dei nostri cittadini e di offrire qualità di vita dignitose ai veneti”.

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