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Tensioni nel Pdl: "Basta pensare alle poltrone"

Papadia, capogruppo di Forza Italia in Comune, attacca i colleghi: "Finiamola di farci del male"

Non facciamoci più del male! E’ ora di finirla di andare sui giornali a fare la figura di coloro che puntano solo alle sedie”. Salvatore Papadia, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, non risparmia certo le bacchettate ai suoi colleghi di partito. Sia a quelli di Forza Italia che a quelli di Alleanza Nazionale - a dispetto dell’ormai vetusta nascita a livello nazionale del Pdl, in Comune sono ancora divisi in due gruppi distinti – i quali secondo Papadia dovrebbero fare un corpo unico. Un’ipotesi che, visto quanto sta accadendo in questi giorni, pare sempre più essere una mera speranza. Tanto che, a fronte della proposta di creare il gruppo del Pdl, i forzitalisti di area galaniana, quelli che fanno capo al consigliere regionale Giancarlo Conta, hanno replicato ieri con una lettera in cui dicono che, visti i problemi del Pdl nazionale, non è proprio il momento di dare accelerate a Verona.

Una lettera che era indirizzata sia al sindaco Flavio Tosi che allo stesso Papadia. “Evidentemente si sono dimenticati di inoltrarmela”, dice però quest’ultimo. Segno che la balcanizzazione del Pdl veronese non si è certo arrestata. Anche se il vicecoordinatore del partito di Berlusconi Stefano Bertacco, assessore comunale di osservanza giorgettiana ma anche secondo di Aldo Brancher nella gerarchia provinciale del partito, continua ad assicurare il suo “impegno a lavorare per l’unità del partito”, la sua “speranza che si arrivi a breve alle nomine in Giunta e negli enti”, e l’auspicio “che venga programmato per settembre l’annuncio di un unico gruppo”.

Al di là delle dichiarazioni ufficiali è chiaro, però, che fra i pidiellini si è lontani dall’approdo ad un accordo unitario. Anche perché i galaniani dalla nascita di un gruppo unitario avrebbero tutto da rimetterci, adesso sono in maggioranza in Forza Italia ma passerebbero in minoranza nel Pdl vista la nascita dell’asse Brancher-Giorgetti. Considerato che al momento non sono previsti incontri di sorta, l’unico è un convegno sugli enti locali previsto per venerdì a Padova, c’è il rischio che questa settimana non accada nulla e che si decida di rinviare tutto a settembre
 
Una possibilità che diventerebbe inevitabile nel caso non si arrivi a dipingere il quadro definitivo entro i primi giorni della prossima settimana. A meno che qualcuno, ovvero la nuova maggioranza data dai nove congilieri che fanno capo all’ex-Ministro al Federalismo ed all’assessore regionale ai Lavori Pubblici non decidano di mostrare i muscoli e di dire a Tosi, il quale tiene in mano il pallino delle nomine, di considerare solo le loro proposte. Un’ipotesi che paleserebbe i rischi che corre l’attuale maggioranza comunale e che potrebbe verificarsi in occasione di qualche voto importante. Di questo, però, ufficialmente per ora nessuno parla.

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