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Continua ad infuriare la polemica sulla Tav Brescia-Verona, ma i soldi ci sono?

Un anno fa l'allora Ministro Maurizio Lupi garantiva che l'Europa aveva già messo sul piatto quasi due miliardi di euro per l'opera, ma di quei soldi pare che nessuno ne sapesse nulla

Le polemiche sulla Tav Brescia-Verona non accennano a diminuire, anzi, ma per il momento la sua realizzazione sembra molto distante. Il motivo? I soldi, ovviamente. 
Sulle sue colonne, il giornale L'Arena ricostrusice la vicenda partendo da poco meno di un anno fa, quando dal governo arrivava la notizia che quasi 2 miliardi di euro erano già in cassa per realizzare l'opera, grazie al grande contributo della Banca europea degli investimenti (Bei). Oggi però, l'Europa fa sapere che quel denaro non c'è mai stato e che la linea ferroviaria ad alta velocità non è mai stata finanziata. Eppure il quotidiano scaligero ci ricorda come nel novembre 2014, l'allora Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi assicurò che proprio la Bei aveva già deciso di mettere sul piatto 1 miliardo e 980 milioni, comprendo così parte dei 3 miliardi e 954 milioni che si ipotizzava servissero per la linea Brescia Verona: "Ma bisogna fare presto. Per non perdere i fondi anticipati dalla Bei dobbiamo rispettare due condizioni: allocare l'investimento nel bilancio dello Stato e soprattutto aprire i cantieri entro il 30 luglio 2015", diceva Lupi. 
La scadenza oramai è stata superata, i cantieri non sono stati aperti ma c'è chi è voluto andare in fondo alla vicenda e scoprire che fine avrebbero fatto i fondi della Bei. Così, sempre come spiega L'Arena, l'eurodeputato per il Movimento 5 Stelle Marco Zanini, ha presentato un'interrogazione scritta alla Commissione Ue, che il consigliere comunale M5S Gianni Benciolini avrebber girato anche all'ufficio europeo per la lotta alle frodi (Olaf), sentendosi rispondere che "non risultano coinvolti finanziamenti della Bei per la ferrovia ad alta velocità Brescia-Verona". A Zanini invece ha risposto Violeta Bulc, il commissario europeo per i Trasporti: "La Commissione desidera informare l'onorevole parlamentare che la Banca europea per gli investimenti (Bei) non ha approvato e attualmente non è coinvolta nel progetto citato nell'interrogazione", questa la risposta del commissario riportata da L'Arena, che aggiunge, in merito ad alcuni dubbi espressi  dall'esponente del M5S sulla trasparenza della procedura: "La Bei si è impegnata a rispettare le norme in materia di appalti pubblici e i principi fondamentali del diritto dell'Unione, quali il principio di trasparenza. Se è coinvolta nel finanziamento dei progetti, la Bei verifica il rispetto delle norme Ue in materia di appalti". 
Per i due organismi l'Europa non ha fornito alcun contributo. Sembra essere quindi tutto un equivoco: la richiesta per i fondi non può essere inoltrata fino al pronunciamento del Cipe, (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e intanto Zanini, ai microfoni de L'Arena dice che "il bilancio dello Stato non può garantire la realizzazione dell'opera e le dichiarazioni di Lupi, che assicuravano l'erogazione di finanziamenti della Bei, sono state smentite. Il Movimento Cinque stelle continuerà a contrastare la realizzazione di un'opera devastante sia sotto il profilo economico che quello ambientale". 

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